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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Ottobre 2012
 
   
  ANCI TOSCANA, COSIMI: “SÌ ALLA RIFORMA DEL TITOLO V, ANCHE SE CON RISERVA” IL PRESIDENTE DI ANCI TOSCANA E COORDINATORE DELLE ANCI REGIONALI, DOPO LA CONFERENZA UNIFICATA, ILLUSTRA LA POSIZIONE DI ANCI, CONDIVISA ANCHE DA UPI

 
   
  Firenze, 29 ottobre 2012 - La riforma del titolo V della Costituzione incassa il “sì” di Comuni e Province, anche se condizionato all´accoglimento di diversi emendamenti in sede di conversione parlamentare del decreto. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Livorno e presidente di Anci Toscana Alessandro Cosimi, (recentemente confermato anche coordinatore dei presidenti delle Anci Regionali) uscendo dalla Conferenza Unificata Stato - Regioni che si è tenuta il 25 ottobre a Roma. In un documento condiviso con Upi e consegnato oggi al Governo, Anci pone l’accento sul fatto che il ddl rappresenta un’iniziativa “che interviene nella fase finale della legislatura e pertanto sconta l´esigenza di apportare le correzioni più urgenti, più ampiamente condivise e mature sia nel dibattito politico e istituzionale sia nell´opinione pubblica, in merito al riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni”. In generale, le due associazioni di rappresentanza degli enti locali individuano nell’“l´assenza di una sede politica di piena composizione degli interessi rappresentati dai vari livelli di governo che compongono la Repubblica”, il difetto principale della riforma del Titolo V. Secondo Anci e Upi tale difetto “ha pesato e pesa fortemente sul buon funzionamento di un sistema che si vuole policentrico e autonomistico, ma che richiede una formidabile capacità di coordinamento e mediazione da parte delle istituzioni centrali, in primo luogo il Parlamento”. Da qui l´esigenza condivisa del superamento del ´bicameralismo perfetto´, con l´auspicio che “in questa o comunque nella prossima legislatura trovi delineazione un assetto parlamentare che dia voce ai livelli di governo nella valorizzazione della funzione unificante propria dello Stato”. Tra gli oggetti degli emendamenti formulati da Anci, i principali riguardano le questioni legate all’Imu e alla spending review: come ha spiegato Cosimi, Anci ha “formulato molti giudizi su alcuni impegni presi dal Governo e poi non concretizzati, come la questione delle proprietà immobiliari comunali per la copertura dell´Imu”. Tra le altre richieste dell’Associazione, anche quella di una maggior chiarezza “sul fatto che la norma che trasforma il taglio ai trasferimenti per il 2012 in obiettivi di riduzione del debito venga estesa anche ai piccoli centri”. Una serie di emendamenti, dunque, che testimoniano la volontà dell’Associazione dei Comuni di non voler dare “l’impressione di essere contrari ai controlli, ma abbiamo eccepito il rischio che gli stessi finiscano per diventare un elemento di paralisi”.  
   
 

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