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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Ottobre 2012
 
   
  PARMA: I RAGAZZI DEL BERTOLUCCI IN MISSIONE DI PACE UNA DELEGAZIONE DEL LICEO PARMIGIANO IN ISRAELE E PALESTINA DAL 27 OTTOBRE AL 3 NOVEMBRE.

 
   
   Parma, 29 ottobre 2012 – Saranno gli “inviati di pace” di Parma e del Parmense: inviati che andranno in una delle zone più travagliate del mondo, e che da quei luoghi riporteranno ed elaboreranno “semi” da piantare poi qui da noi. Semi di pace, appunto. Una delegazione del liceo scientifico e musicale Attilio Bertolucci (il dirigente Aluisi Tosolini, la docente Silvia Cacciani e gli alunni Pietro Barazzoni, Alberto Manassero, Sara Tedeschi, Maria Chiara Zaccardi) parteciperà dal 27 ottobre al 3 novembre alla “Missione di pace” in Israele e Palestina organizzata dal Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani in collaborazione con la Rete europea degli enti locali per la pace in Medio Oriente. Non un semplice viaggio ma molto di più: la presenza dei ragazzi in loco rappresenta infatti il primo passo di un progetto più ampio che trasforma il viaggio in un’occasione per aiutare la comunità di partenza a riflettere sul ruolo della cittadinanza globale nei confronti di situazioni di violenza e conflitto. Un compito, questo, che il liceo Bertolucci si assume proprio come “inviato” dal nostro territorio e come realtà che si propone di animare, al ritorno, percorsi di conoscenza e solidarietà, di educazione alla pace. La pace, infatti, si costruisce anche a scuola, e la scuola ha la responsabilità, nei confronti della comunità in cui è inserita, di farsi promotrice della cultura e della pratica di pace e di rispetto dei diritti umani.Il progetto è realizzato con il sostegno della Provincia di Parma.“questi ragazzi saranno i nostri “inviati di pace” in una parte del mondo che da anni vive tensioni enormi. Crediamo che sia un’iniziativa importante, per il mondo della scuola e per tutto il territorio”, ha detto nella conferenza stampa di oggi in piazza della Pace l’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani. “Un’iniziativa che rientra tra le “missioni” della scuola: l’educazione alla pace e alla convivenza civile sono temi chiave per il presente e per il futuro”, ha aggiunto l’assessore alle Politiche scolastiche Giuseppe Romanini.“fin dalla sua nascita il Liceo Bertolucci ha ritenuto che compito della scuola italiana sia in primo luogo formare i cittadini: il progetto della missione va in questa direzione. Il tema della cittadinanza oggi si scontra in particolare con la dimensione globale: corriamo il rischio di chiuderci a “guardarci l’ombelico. Credo quindi che la scelta del Bertolucci e della Provincia sia particolarmente coraggiosa”, ha detto il preside Aluisi Tosolini, che ha sottolineato l’importanza “di utilizzare questo momento per guardare oltre una crisi complessiva che è vera ma rischia di farci dimenticare che il mondo è anche altro”.Tra gli obiettivi della missione di pace: recarsi nel punto più basso della Terra per cercare di capire come si può uscire dalla crisi in cui il mondo intero è precipitato; ascoltare le voci di molti costruttori di pace; visitare i luoghi del dolore e della speranza; riflettere sui troppi conflitti aperti, sul futuro della primavera araba e del Mediterraneo, sulla diplomazia delle città e dei popoli, sulle nostre responsabilità di italiani ed europei; riscoprire il gusto della solidarietà; rinnovare i progetti di cooperazione territoriale partecipata; incontrare autorità ed esponenti politici, autorità religiose, enti locali, associazioni, imprenditori, scuole e università israeliane e palestinesi, i rappresentanti dell’Unione Europea e dei paesi membri, i rappresentanti del sistema delle Nazioni Unite e delle organizzazioni internazionali presenti nei territori palestinesi.“In un momento così difficile per la scuola italiana – ha commentato la docente Silvia Cacciani - questa iniziativa dimostra che gli insegnanti quando collaborano sono capaci di produrre cose di grande interesse. Questo è un lavoro di squadra, un progetto che abbiamo costruito insieme: è un grande sogno che si realizza”.Il tema dell’educazione alla pace e ai diritti umani è particolarmente caro al Bertolucci, che vi è impegnato fin dalla sua nascita. Basti ricordare ad esempio le partecipazioni al meeting delle scuole di pace di Perugia e alla marcia Perugia-assisi nel maggio 2010 (quando sono stati presentati i lavori svolti dal liceo sui beni comuni), al meeting delle scuole di pace a Bari nel maggio 2011, al meeting delle scuole di pace e alla successiva marcia Perugia Assisi nel settembre 2011, con impegno diretto del liceo musicale nella realizzazione di un seminario di musica di pace, o la realizzazione nel 2010, 2011 e 2012 dei viaggi della legalità nelle terre liberate dalla mafia in Sicilia, in collaborazione con Libera. Il programma e le attività della delegazione del Bertolucci.sabato 27 ottobre la partenza. Il 28 sarà il giorno di Betlemme, il 29 il giorno di Israele, il 30 il giorno dei territori palestinesi occupati, il 31 giorno di Gerusalemme, l’1 il giorno di Gerico, il 2 giorno della riflessione. Il ritorno è previsto per il 3 novembre.Seguendo il programma della missione di pace, il gruppo del liceo Bertolucci agirà come una vera e propria redazione, raccogliendo testimonianze audio-video, foto, narrazioni, interviste, documenti, con particolare riferimento ai giovani e ai processi educativi, alle azioni positive volte alla realizzazione di processi interculturali, interreligiosi, di dialogo e di costruzione di pace.Nel corso del viaggio i ragazzi terranno una sorta di diario di bordo sui media del liceo e su un sito di informazione locale ( www.Gazzettadiparma.it ).poco dopo il rientro ci sarà una “restituzione” dell’esperienza attraverso un’assemblea di istituto del liceo e alcuni incontri nei centri di aggregazione giovanile di Parma.sono inoltre in programma una mostra fotografica con installazioni video aperta alle scolaresche e alla cittadinanza, un convegno nazionale sulle prospettive di pace in Israele e Palestina (con l’intervento di giornalisti presenti alla missione di pace, studiosi di questioni medio-orientali, testimoni) e azioni di diffusione dell’iniziativa e di promozione del tema, sempre in collaborazione con i centri di aggregazione giovanile, le altre scuole e il mondo del volontariato di Parma.si realizzerà poi materiale didattico sull’esperienza, della quale si vorrebbe fare un modello esportabile e replicabile nelle scuole italiane.  
   
 

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