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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Ottobre 2012
 
   
  VARATO IL PROGRAMMA DI FORMAZIONE PER IL PERSONALE DELLA PROVINCIA DI TRENTO

 
   
  Trento, 29 ottobre 2012 - "Sulla Pubblica Amministrazione gravano oggi responsabilità di portata eccezionale dovute all’effetto congiunto della crisi in atto e del calo delle risorse pubbliche. Di questo più ampio e problematico scenario fa parte, a tutti gli effetti, anche l’Autonomia del Trentino, chiamata in causa prepotentemente proprio dall’eccezionale portata delle sue competenze statutarie. Fare meglio con meno, in una situazione che non è mai stata così complessa e difficile, ha imposto all’apparato provinciale un progetto di riorganizzazione interna, già in avanzato stato di attuazione: un progetto che risponda sia alle mutate condizioni del contesto, sia agli effetti del calo delle risorse finanziarie. Siamo in presenza di un passaggio indispensabile ed urgente che richiede uno sforzo eccezionale di cambiamento soprattutto della cultura amministrativa, senza il quale nessuna azione programmatica e di riorganizzazione ha possibilità di successo. Questo eccezionale sforzo di cambiamento deve essere accompagnato da un programma di formazione del personale adeguato per contenuti, metodi e strumenti adottati". E´ questa la prima considerazione espressa da Mauro Gilmozzi, assessore all´urbanistica, enti locali e personale, rispetto all´approvazione – il 26 ottobre, in Giunta provinciale - del Piano triennale di formazione 2013 - 2015 e del Programma annuale di formazione 2013 rivolto al personale della Provincia e al suo sistema di Enti e di Aziende. Un documento dettagliato e corposo, oltre 150 pagine, per una spesa stimata di 933 mila euro. Il Programma annuale di Formazione 2013 è stato predisposto a seguito di una strutturata analisi del fabbisogno formativo attraverso l´invio di questionari ai dirigenti di Servizio, ai direttori e ai dipendenti; la realizzazione di incontri con dirigenti generali, docenti di tsm (trentino school of management) e referenti dei corsi di tsm che hanno monitorato le attività e le esigenze dei partecipanti ed, infine, la valorizzazione delle informazioni generate dalla valutazione dei percorsi formativi realizzati. Il Programma annuale si divide in due sezioni: la formazione manageriale destinata ai dirigenti e direttori e la formazione per il personale rivolta a tutti i dipendenti e suddivisa in 4 aree : Giuridico – economica; Competenze trasversali; Sicurezza ed Informatica. L’offerta formativa si focalizza sempre più su corsi basati su argomenti specifici, integrati con la trattazione di casi riguardanti il contesto lavorativo. Per questo saranno coinvolti nella docenza i dipendenti dell’Amministrazione provinciale di specifica e riconosciuta esperienza, in particolare per i corsi dell’area giuridico-economica. Va infine evidenziato l’utilizzo della formazione a distanza che è entrata ormai a regime come metodologia didattica trasversale a tutta l’offerta formativa del Piano e che si configura sia come modello di autoformazione sia come strumento di accompagnamento all’aula e di consolidamento degli apprendimenti. "Si tratta di un programma- sottolinea ancora l´assessore Mauro Gilmozzi - che vuole far crescere una cultura organizzativa nuova, basata su competenze coerenti con i mutati scenari, sul riconoscimento dei meriti, sull’orientamento al cittadino. E questo significa dunque mettere in atto azioni che facciano leva non solo sull’applicazione delle norme, ma anche e soprattutto su una strategia orientata al risultato e alla ri-motivazione di tutto il personale, della Provincia e del suo Sistema di Enti e di Aziende. Strategia, questa, che passa anche attraverso la necessità di attribuire un supplemento di senso, di dignità e di identità organizzativa e sociale al lavoro pubblico. A tutto questo vuole rispondere il Programma oggi approvato, che a partire dalla domanda direttamente espressa dai suoi stessi protagonisti, i dipendenti, affronta i grandi temi che investono le responsabilità e i compiti dell’Autonomia provinciale. Un programma che fa leva non solo sulla promozione di competenze operative ma anche sulle capacità di rapportarsi con contesti nuovi e impegnativi, avendo sempre come riferimento la centralità del servizio pubblico e la sua funzione determinante in ogni prospettiva di crescita della società dell’economia".  
   
 

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