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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Ottobre 2012
 
   
  MOSTRA FOTOGRAFICA DI PROSPETTIVA EUROPEA

 
   
  Pordenone, 29 ottobre 2012 - "Questa mostra sulle Repubbliche della ex Jugoslavia è stata sostenuta dalla Regione perché ha una prospettiva europea. Le fotografie che vediamo partono da un passato quasi lontano e arrivano fin sul ciglio del futuro, che però non vediamo ancora. Il futuro per quelle terre, per quei popoli non può che essere l´Europa: alcune Repubbliche già ne fanno parte, altre lo faranno a breve, per altre è ancora solo una prospettiva, ma l´obiettivo è quello". Lo ha affermato l´assessore regionale alla Cultura, Elio De Anna, intervenendo il 27 ottobre - presente anche il consigliere regionale Piero Colussi - all´inaugurazione della mostra "Aftermath" - tendenze della fotografia post-jugoslava, che il Comune di Pordenone ha organizzato e allestito assieme alla Galerija Photon Center for Contemporary Photography di Lubiana negli spazi di "Parco2" (Via Bertossi) - resterà aperta fino al 20 gennaio 2013 - con la collaborazione del Craf-centro di ricerca e archiviazione della fotografia di Spilimbergo. Per De Anna, insomma, simbolo della mostra potrebbe essere la fotografia che mostra un viaggiatore apparentemente senza bagaglio: "oggi non possiamo portare nel futuro tanti ricordi del passato, dobbiamo guardare decisamente avanti e superare quell´idea di distruzione che affiora da molte delle opere qui esposte". Sulla volontà del Comune di Pordenone di "proseguire anche in futuro a investire in cultura nonostante i tempi difficili che si annunciano" si è soffermato il sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti, mentre l´assessore alla Cultura, Claudio Cattaruzza, ha messo in evidenza - assieme agli altri curatori della mostra: Dejan Sluga e Miha Colner - le caratteristiche dell´iniziativa e in particolare la sinergia che si è creata con diverse realtà culturali pordenonesi per accompagnare la mostra con diverse iniziative collaterali. "Aftermath - Tendenze della fotografia post-jugoslava 1991-2011" - è una prima assoluta. Per la prima volta, infatti, un´esposizione si prefigge di dare un quadro geograficamente completo delle tendenze della fotografia d´impegno "civile" post-jugoslava nel periodo che va dal 1991 al 2011. Un periodo che riprende anni cruciali, quelli seguenti alla dissoluzione dell´entità politica e storica che, passando per diversi assetti istituzionali, amministrò il territorio della penisola balcanica occidentale nel corso del Xx secolo. La mostra .- che dopo Pordenone sarà a Zagabria - riunisce 36 autori per circa 160 immagini in rappresentanza dei sette stati risultanti dalla drammatica suddivisione di questa macroregione europea: Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Kosovo, Macedonia, Montenegro, Serbia e Slovenia. Raccoglie le riflessione artistiche intorno ai cambiamenti sociali che hanno segnato, in modo così fatale, l´intero territorio della ex Jugoslavia. La creatività riprende i diversi effetti dei processi di transizione che hanno completamente e brutalmente cambiato la vita dell´individuo, siano essi le guerre sanguinose degli anni Novanta e le loro conseguenze dirette o indirette, le mutazioni economiche radicali con il loro forte impatto sul clima sociale oppure i nuovi valori sociali che ne sono conseguenti. Nell´intendimento di esprimere una visione critica sull´attuale (e passato) stato d´animo delle persone e delle genti, gli artisti prendono in esame la realtà quotidiana per adattarla alla propria aspirazione artistica. Il punto di partenza principale delle opere esposte è la relazione tra il vecchio e il nuovo. L´acquisizione delle graduali mutazioni all´interno di uno spazio e di un tempo individuali e l´effetto delle ideologie sul più ampio paesaggio sociale e fisico.  
   
 

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