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Notiziario Marketpress di
Martedì 30 Ottobre 2012 |
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MONTI: "IL TRENTINO È UN ESEMPIO DI AUTONOMIA RESPONSABILE"
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Trento, 30 ottobre 2012 - Il presidente del Consiglio Mario Monti, nell´intervenire il 27 ottobre alla cerimonia conclusiva del Festival della Famiglia di Riva del Garda, ha esordito dicendo: "Questo è il festival delle famiglie prima che un festival sulla famiglia". Il professore si è quindi detto lieto di: "Essere per la prima volta nella mia attuale funzione in Trentino. Ma Trento rappresenta molto per me: è la città nella quale ho insegnato per la prima volta, professorino 26enne di primo pelo, buttato in un luogo non semplice, alla Facoltà di Sociologia nell´anno accademico 1969-70. Venivo dall´Università di Yale, da questi ambienti rarefatti. La prima notte di insegnamento a Trento ci misi un po´ ad addormentarmi. Fu un anno di insegnamento grandemente formativo per me". "A Trento - ha proseguito il presidente Mario Monti - mi sono ritrovato a un altro Festival, quello dell´Economia. Una grandiosa, severa, ma al tempo stesso gioiosa manifestazione collettiva di approfondimento sui problemi della nostra contemporaneità. Oggi sono contento di essere in questa magnifica comunità trentina. Questa provincia è un esempio di un autonomismo responsabile e solidale: penso all´auditorium de L´aquila, donato al termine di una presenza massiccia della protezione civile trentina. Credo sia molto appropriato ciò che ha detto il presidente Dellai affermando che le istituzioni autonome e locali non sono tutte uguali, sarebbe un grave errore per tutti, fare di ogni erba un fascio. Credo che sia necessaria e urgente una alleanza fra i territori responsabili del nord e il governo per la rimessa in moto, anche fra le autonomie e le forze che non sono tutte uguali, di un Paese a trazione integrale, per usare una espressione cara al presidente Dellai. E´ con questi sentimenti che sono lieto di essere qui oggi". Nella seconda parte del suo intervento, alla cerimonia conclusiva del Festival della Famiglia, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, è partito dalla famiglia per un discorso ad ampio raggio: "È grazie alle famiglie, alla loro vocazione solidale e alla loro volontà di risparmio che l´Italia è stata in grado, ed è in grado tuttora di resistere alla crisi, è alle famiglie che dobbiamo essere grati, la famiglia è un volano per la crescita, è una risorsa indispensabile per il Paese. La capillarità e la tenuta del sistema familiare hanno consentito al sistema di reggere. Se siamo stati capaci di fermarci a pochi centimetri dall´abisso lo dobbiamo anche alla forza della rete familiare". Il Presidente Mario Monti ha quindi difeso le manovre del Governo: "Vorrei un Paese che si muove in anticipo mosso dalla speranza di fare meglio, non per paura di precipitare. Sono orgoglioso nel complesso, se avessimo avuto giorni e non ore avremmo sicuramente fatto meglio. In passato si è promesso troppo senza avere la possibilità di mantenere, ecco perché siamo arrivati a questo punto". Sul piano nazionale della famiglia: "Il Piano nazionale mobilita per la prima volta, del resto è anche la prima volta che viene approvato un Piano nazionale della famiglia. Il presidente Dellai ci dice infatti che bisogna mobilitare in modo coerente le istituzioni ai diversi livelli e riprendo dal presidente della Provincia di Trento anche l´osservazione dell´importanza di legare fra loro cooperazione allo sviluppo, politica per l´immigrazione, l´integrazione delle famiglie. Abbiamo avuto la fortuna di poter contare su una personalità come il ministro Riccardi, che sa legare questi aspetti in un modo senza precedenti". Il presidente del Consiglio Monti ha quindi ricordato la sperimentazione, a livello nazionale, del Family Audit in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, concludendo: "In una fase difficile come la fine legislatura è stato possibile mettere in campo misure importanti. Gli italiani hanno capito che certe rinunce compiute oggi sono necessarie per avere una vera speranza di un domani migliore e se queste scelte vengono spiegate possono essere condivise e sopportate". |
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