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Notiziario Marketpress di
Martedì 30 Ottobre 2012 |
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“INTERNET QUESTO SCONOSCIUTO”: ILLUSTRATO A VILLA UMBRA SONDAGGIO DOXA. IN UMBRIA OCCORRE COSTRUIRE CULTURA DIFFUSA
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Perugia, 30 ottobre 2012 - “L’indagine Doxa su «La società dell’Informazione in Umbria» evidenzia, tra gli altri, alcuni dati piuttosto preoccupanti: il 46 per cento della popolazione non usa internet, di questi il 74 per cento «non lo ritiene utile». Tra le aziende che accedono ad internet, (e sono il 74 per cento), oltre il 48 per cento «non lo ritiene utile». Siamo di fronte ad un “digital divide culturale” che ha ripercussioni economiche enormi sull’innovazione del sistema economico produttivo umbro”. L’assessore regionale Stefano Vinti commenta così l’indagine Doxa realizzata in Umbria sulla diffusione della banda larga in Umbria come opportunità di innovazione, sviluppo e qualità sociale, che è stata illustrata oggi, venerdì 26 ottobre, nella Scuola di Amministrazione pubblica di Villa Umbra a Perugia, nel corso del secondo info day “Crescere con la banda larga 2” organizzato dalla Regione dell’Umbria. “Le Pmi che usano internet attivamente (ovvero che effettuano attività di marketing o vendita in rete), ha affermato Vinti, crescono più in fretta, raggiungono una clientela più internazionale, assumono più persone e sono più produttive rispetto alle aziende non attive sul Web. Le Pmi on line attive hanno registrato in Italia una crescita media dei ricavi negli ultimi tre anni dell’1,2 per cento rispetto a un calo del 2,4 per cento di quelle online con esclusivamente un sito web e del 4,5 per cento delle offline (aziende senza nemmeno un sito web). In questi anni, ha sottolineato l’assessore, ci siamo, giustamente, preoccupati di superare il digital divide infrastrutturale: portare cioè la banda larga a tutti i cittadini e le imprese, in tutti i comuni umbri. Molto abbiamo già fatto e tanto abbiamo messo in cantiere. Ma è come se in questi anni, impegnati a costruire strade ed autostrade avessimo prestato troppa poca attenzione ad insegnare ai cittadini ed alle imprese a guidare l’automobile. Oggi è tempo di impegnarci a costruire una cultura diffusa sull’utilità ed i benefici economici che l’utilizzo della Rete può produrre nella vita dei cittadini e nei bilanci delle aziende umbre”. L’analfabetismo digitale, maggiore nella popolazione over 55, come sintetizza anche la ricerca Doxa, è dovuto a due tipi di barriere: una barriera materiale e cioè la mancanza del personal computer o della connessione internet, ed una barriera culturale rappresentata dall’ assenza di competenze tecniche ma soprattutto di interesse nei confronti della Rete. “Occorre allora, ha proseguito Vinti, dare uno sguardo anche alle esperienze di altri paesi europei che possiamo prendere a riferimento per pensare dei percorsi di intervento nel nostro territorio. Perché non mettere insieme il grande bacino di conoscenza della nostra Università, dei nostri Istituti tecnici, con la capacità del nostro sistema televisivo locale per raggiungere tutti i cittadini umbri, in particolare la popolazione più anziana. Creiamo una piattaforma didattica, un canale televisivo in consorzio tra tv locali e Università per l’alfabetizzazione digitale della popolazione che non utilizza internet (il 46% del totale); affianchiamo a questo strumento un attivismo civico dei giovani, delle associazioni, dei nostri “Campioni Digitali”, utilizzando le biblioteche e le scuole dei nostri comuni, per sostenere i cittadini e le imprese nel processo di apprendimento. Per scoprire insieme l’utilità delle innovazioni tecnologiche come fattore di crescita per il nostro territorio”. Nel 2009, dopo numerose iniziative sul fronte della riduzione del digital divide, l’amministrazione regionale ha avvertito la necessità di realizzare un monitoraggio che potesse consentire l’identificazione dei punti di forza e di debolezza degli interventi e, conseguentemente, un eventuale nuovo orientamento della missione e degli investimenti, al fine di rendere più efficiente e consapevole il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione. È stato quindi conferito alla società Doxa S.p.a. Un incarico per eseguire, attraverso opportuni campionamenti, una serie di sondaggi presso la popolazione, il sistema delle imprese ed i Comini umbri. La ricerca, dal titolo “La Società dell’Informazione in Umbria: il Progetto Understand”, è stata effettuata mediante tecnica Cati (Computer Assisted Telephone Interview) ed è stata suddivisa in quattro fasi distinte. Nelle fasi rivolte alla popolazione (“E-citizen”) sono state eseguite due rilevazioni distinte, la prima conclusa a novembre 2009 e la seconda a giugno 2010, intervistando un campione rappresentativo della popolazione di almeno 15 anni, suddiviso in opportuni profili socio-demografici su tutto il territorio regionale. La sintesi di questa prima metà del sondaggio, che ha coinvolto in ognuno dei due passaggi 1000 persone e che risale al 2010, poneva in evidenza, ad esempio, che il 47% della popolazione intervistata non utilizzava internet e le principali ragioni del mancato uso erano ascrivibili a scarso interesse (72%) e a mancanza di capacità (31%); mentre il 75% dei cittadini non conosceva la Posta Elettronica Certificata (30%) ovvero la conosceva ma non l’aveva mai usata (45%). La terza fase della ricerca, conclusa a gennaio 2012, ha riguardato invece un campione di 600 ditte (“E-business”), rappresentativo del panorama delle aziende umbre perché scelte con riferimento al settore merceologico (industria, commercio e turismo, servizi alle imprese), alla dimensione (fino a 9 addetti, da 10 a 49 addetti, oltre 50 addetti) ed alla collocazione sul territorio delle nostre due Province. Infine, la quarta fase della ricerca, conclusa a febbraio 2012, ha preso in esame la pubblica amministrazione (“E-government”) con interviste a responsabili It o figure equivalenti dei Comuni umbri, diversificandoli per fasce di ampiezza. |
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