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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Ottobre 2012
 
   
  "SMART PUGLIA",IL FUTURO INTELLIGENTE DELLE POLITICHE REGIONALI

 
   
  Bari, 30 ottobre 2012 - Il futuro delle politiche regionali si chiama “Smart Specialisation”, specializzazione intelligente. Si tratta di una strategia d’innovazione, flessibile e dinamica, concepita a livello regionale, ma valutata e messa a sistema a livello nazionale ed europeo per fare del Vecchio Continente un’economia basata sulla conoscenza. Nascerà così, a Sud del Paese più ricco di storia, arte e cultura, la Smart Puglia, una regione intelligente e democratica perché capace di dialogare con tutti, dando ascolto ai bisogni di ciascuno. Quest’obiettivo che influenzerà direttamente la nuova programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali, è oggi anche un marchio, arricchito dall’elemento grafico di un ottagono multicolore. La figura geometrica, simbolo della continuità con la rappresentazione storica della Puglia identificata con Castel del Monte, sintetizza anche l’eccellenza dello sviluppo tecnologico e delle idee “illuminate”, perché raffigura, nell’elaborazione grafica, la parte superiore di una lampadina. A completare il marchio, lo slogan “Intelligenti dal futuro” dedicato ai cittadini. Non può esserci infatti una regione intelligente senza cittadini intelligenti e appartenenti, per di più, ad un futuro che non spaventa perché, oltre ad essere smart, è sostenibile e inclusivo. Il futuro delle politiche regionali si chiama “Smart Specialisation”, specializzazione intelligente. Si tratta di una strategia d’innovazione, flessibile e dinamica, concepita a livello regionale, ma valutata e messa a sistema a livello nazionale ed europeo per fare del Vecchio Continente un’economia basata sulla conoscenza. Nascerà così, a Sud del Paese più ricco di storia, arte e cultura, la Smart Puglia, una regione intelligente e democratica perché capace di dialogare con tutti, dando ascolto ai bisogni di ciascuno. Quest’obiettivo che influenzerà direttamente la nuova programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali, è oggi anche un marchio, arricchito dall’elemento grafico di un ottagono multicolore. La figura geometrica, simbolo della continuità con la rappresentazione storica della Puglia identificata con Castel del Monte, sintetizza anche l’eccellenza dello sviluppo tecnologico e delle idee “illuminate”, perché raffigura, nell’elaborazione grafica, la parte superiore di una lampadina. A completare il marchio, lo slogan “Intelligenti dal futuro” dedicato ai cittadini. Non può esserci infatti una regione intelligente senza cittadini intelligenti e appartenenti, per di più, ad un futuro che non spaventa perché, oltre ad essere smart, è sostenibile e inclusivo. Ma la Puglia è anche la regione leader nel Mezzogiorno per numero di brevetti e la quinta in Italia per la presenza di Spin-off, imprese nate all’interno delle università. A questa Puglia intelligente è dedicata la presenza della Regione a Smart City Exhibition, la manifestazione frutto della partnership tra Forum Pa e Bologna Fiere, in programma a Bologna dal 29 al 31 ottobre 2012. Un appuntamento importante al quale la Regione Puglia ha voluto partecipare con la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone (che sarà al convegno inaugurale di lunedì prossimo), e con il Servizio Comunicazione istituzionale che insieme alla società regionale in house Innovapuglia presenterà alcuni progetti “smart” già sviluppati. La Puglia verso la Smart Specialisation: la nuova strategia La Smart specialisation pur muovendosi nell’ottica di politiche regionali già avviate, potenzia ulteriormente il sistema. Specializzazione intelligente sarà per la Regione Puglia una strategia dal duplice significato, da un lato renderà le imprese più innovative e dunque più competitive, dall’altro le indurrà a dialogare con i territori: della Puglia e dell’Italia, come dell’Europa e del mondo. Mentre l’Europa, dunque, perseguirà l’obiettivo di colmare il gap innovativo tra le regioni promuovendo l’eccellenza ed evitando la frammentazione e la tendenza alla sovrapposizione di specializzazioni negli stessi campi, il supporto della politica pugliese sarà finalizzato a garantire un impiego efficace dell’innovazione nel proprio territorio affinché i suoi benefici si diffondano in tutta l’Ue, contribuendo così ad accrescere il potenziale basato sulla conoscenza. Le strategie di “Smart Specialisation” sono infatti strategie d’innovazione flessibili e dinamiche concepite a livello regionale, ma valutate e utilizzate a livello nazionale ed europeo. L’obiettivo generale di promuovere le eccellenze si traduce, a livello operativo, nella valorizzazione dei settori dove i territori dispongono di chiari vantaggi competitivi o di determinate potenzialità di sviluppo imprenditoriale. La Puglia punterà come sempre sul rafforzamento sia dei comparti più innovativi che di quelli tradizionali, studiando interventi mirati ad accrescere il valore aggiunto dei prodotti, per incrementare la competitività delle imprese sul mercato. Le politiche “smart” del recente passato La nuova strategia appare in Puglia come il naturale prosieguo di politiche già avviate che faciliteranno le Smart Specialisation mettendo a disposizione strumenti ad hoc nelle infrastrutture, nella pubblica amministrazione e nel mondo delle imprese. Ne sono esempi la banda larga che oggi serve il 99 per cento della popolazione pugliese e l’efficientamento energetico degli edifici, cioè il risparmio di energia ottenuto limitando la dispersione del calore a cominciare dagli edifici pubblici. Nella pubblica amministrazione, le buone pratiche si moltiplicano: dalla legge regionale sul software libero alla già citata Rupar Puglia, passando per la sanità elettronica e per alcuni portali regionali che forniscono servizi reali per la semplificazione e la trasparenza, portali come sistema.Puglia.it rivolto ai cittadini, alle imprese e ai lavoratori; sit.Puglia.it diretto ai Comuni, agli enti, ai tecnici e ai cittadini; viaggiareinpuglia.It rivolto ai turisti. Per l’innovazione nelle imprese sono stati messi a disposizione negli ultimi anni numerosi bandi, cinque dei quali ancora aperti per un valore complessivo di 57 milioni di euro (i due avvisi per le imprese innovative giù operative o di nuova costituzione, il bando Aiuti ai servizi per l’innovazione tecnologica delle Pmi, per concludere con Apulian Ict Living Labs e Pre-commercial Procurement). I progetti presentati a Bologna A Smart City Exhibition saranno presentati alcuni esempi di queste politiche: - la Rupar Puglia, la rete unitaria della pubblica amministrazione regionale progettata da Tecnopolis e oggi gestita da Innovapuglia, un’innovativa e avanzata infrastruttura capace di garantire la massima interconnessione tra le pubbliche amministrazioni locali pugliesi e tra queste e le pubbliche amministrazioni centrali e locali dell’intero territorio nazionale. Si tratta di una rete capace di innovare la pubblica amministrazione regionale aumentando l’efficienza, riducendo i costi, migliorando la qualità dei servizi. Oggi vi aderiscono 208 amministrazioni pubbliche locali tra cui 108 comuni e 6 Asl. La rete fornisce inoltre servizi smart come i collegamenti wireless a larga banda grazie ai quali anche al di fuori del proprio ufficio l’operatore abilitato può avere accesso ad una serie di informazioni e servizi, sistema sperimentato per il servizio della Protezione civile e del 118. - Come esempio di bando particolarmente innovativo sarà presentato Apulian Ict Living Labs, l’intervento da 15 milioni di euro, che rappresenta un nuovo approccio nelle attività di ricerca e innovazione delle imprese perché comporta uno scambio continuo di idee, esperienze e conoscenze tra ricercatori, imprese e gruppi organizzati di cittadini per ideare, valutare e realizzare servizi e soluzioni tecnologiche innovative per il territorio (info e procedura su www.Livinglabs.regione.puglia.it fino al prossimo 16 novembre). - Al centro dell’attenzione anche ad alcuni progetti dedicati al turismo, come il portale viaggiareinpuglia.It e alcuni servizi particolarmente innovativi quali Puglia reality+ e Pugliaxp.it. Il primo è un’applicazione gratuita offerta dalla Regione Puglia e realizzata da Innovapuglia spa e Telecom design, che permette, semplicemente puntando la telecamera del proprio smartphone, di visualizzare e interagire con schede approfondite su monumenti e paesaggio circostanti; tour virtuali nel passato dei più importanti siti archeologici pugliesi; itinerari da scoprire con approfondite audio guide; eventi e news on line in tempo reale. Pugliaxp.it è invece la community dei viaggiatori in Puglia dove è possibile condividere la propria vacanza raccontando aneddoti, segreti e dispensando consigli agli altri viaggiatori su cosa vedere, cosa fare, cosa e dove mangiare, dove dormire. I commenti “Smart Puglia – ha detto la vicepresidente della Regione Puglia e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – è una strategia di rafforzamento del sistema imprenditoriale attraverso ricerca e innovazione. È la strategia della Puglia per connettersi ad Europa 2020. Nella Smart Specialisation si trovano due concetti: intelligenza e specializzazione. L’intelligenza è legata alla nostra capacità di supportare la ricerca e l’innovazione, la specializzazione è selezione di un fattore di competitività che ci permette di dialogare con altri territori italiani ed europei. Questo connubio ci permette di essere dinamici e presenti a livello internazionale. Una capacità che la Puglia intende coltivare destinando alle Smart Specialisation tutti i 600 milioni della delibera Cipe”. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Sabrina Sansonetti, presidente di Innovapuglia spa e Giuliana Trisorio Liuzzi, presidente dell’Arti, l’Agenzia regionale per la Tecnologia e l’Innovazione. “L’europa – ha sottolineato Giuliana Trisorio Liuzzi – ha lanciato un percorso Smart per il prossimo ciclo dei fondi strutturali. La Puglia è arrivata già preparata a quest’appuntamento, ricevendone i riconoscimenti sia a livello europeo che italiano. È giunta a questo risultato con la consapevolezza che i risultati ottenuti non sono acquisiti per sempre, occorre evolvere. L’arti in questo processo affianca la Regione Puglia. Tra le tante attività che svolge c’è quella di monitoraggio delle attività di innovazione. Tutto ciò che si è fatto deve essere valutato e, sulla base della valutazione, aggiornato. L’obiettivo dell’Arti è rendere la Puglia sempre più innovativa e al passo coi tempi”. “La qualità della spesa pubblica – ha aggiunto Sabrina Sansonetti – deve tener conto della capacità degli investimenti di generare meccanismi virtuosi. La Regione ha dimostrato una visione lungimirante investendo su Innovapuglia per creare il contesto infrastrutturale su cui innovare la qualità della macchina amministrativa, generare conoscenza diffusa, erogare servizi digitali e innovativi per cittadini e imprese. Oggi, senza tema di smentita, le ricadute della fiducia dimostrata dall’amministrazione permettono di assegnare alla Puglia significativi risultati su ognuno dei punti cardine identificati dal governo per l’attuazione dell’Agenda Digitale Italiana. È in questo contesto che i futuri investimenti della Regione Puglia saranno ancora più efficaci nell’applicazione della ‘filosofia smart’ e nella promozione delle ‘smart communities’, intese come modelli di cooperazione intelligente per promuovere l’innovazione e l’inclusione sociale la partecipazione, e l’efficienza delle risorse”. Gli indicatori dell’innovazione in Puglia Da 2005 al 16 settembre 2012 sono stati depositati presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi 774 brevetti di invenzioni, si tratta del 29,43% in più rispetto ai sette anni precedenti. Oggi la Puglia è la prima regione del Mezzogiorno per le domande di brevetti presentate. I brevetti registrati invece presso l’European Patent Office – rileva l’Istat - sono aumentati del 55% dal 2005 al 2009 (ultimo dato disponibile) passando dai 203 del quadriennio 2000-2004 ai 258 dei quattro anni successivi. Una crescita assai significativa ha riguardato anche gli spin-off passati dai 7 del 2005 ai 79 del 2011 (ultimo dato disponibile). Così se nel 2005 la Puglia era l’ultima regione in Italia con l’1,6% di spin-off sul totale nazionale, oggi è la quinta con l’8% (fonte rapporto Netval). Le imprese innovative pari a zero nel 2005, oggi sono 23.  
   
 

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