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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Febbraio 2007
 
   
  ENERGIA - NELL´ANNIVERSARIO DEL PROTOCOLLO DI KYOTO REGIONE EMILIA-ROMAGNA E LEGAMBIENTE LANCIANO INSIEME UNA CAMPAGNA SUL RISPARMIO ENERGETICO E IL PROGETTO "RIVIERA SOLARE".

 
   
  Bologna, 20 febbraio 2007 - Una campagna per il risparmio energetico su tutto il territorio emiliano-romagnolo ed estesa a tutti settori - case, città, aziende - in linea con le impostazioni del Piano energetico regionale. Ma anche il progetto "Riviera Solare" per la diffusione del solare termico e del fotovoltaico negli edifici della costa emiliano-romagnola, a partire dalle strutture ricettive. Sono le due iniziative che Regione Emilia-romagna e Legambiente hanno lanciato insieme oggi a Bologna in occasione del convegno "Energia e clima: la Regione Emilia-romagna e la sfida di Kyoto" promosso da Legambiente e Regione in occasione del 2° anniversario dell´entrata in vigore del Protocollo. "Con il Piano energetico regionale - ha detto l´assessore alle attività produttive Duccio Campagnoli - partirà una politica per attuare concretamente un nuovo sistema energetico e ambientale, più efficiente, sicuro e sostenibile, per il quale è necessaria anche una svolta culturale. Per questo la Regione Emilia-romagna vuole dialogare con tutte le forze economiche, sociali e ambientali del proprio territorio. A partire da Legambiente, con cui abbiamo concordato queste due importanti iniziative, in linea con gli obiettivi del Piano energetico regionale. " In particolare per quanto riguarda il progetto "Riviera Solare" Campagnoli ha sottolineato il ruolo dei Comuni costieri. "I Comuni - ha spiegato - saranno i protagonisti del Piano energetico regionale con i loro Piani di programma per il risparmio energetico. Pensiamo che i Comuni della costa con questi Piani dovranno e potranno perseguire l´obiettivo di una capillare diffusione degli impianti fotovoltaici in alberghi e strutture ricettive". "Abbiamo messo in campo con la Regione Emilia-romagna - ha detto il presidente di Legambiente Emilia-romagna Luigi Rambelli - due iniziative concrete che riassumono tutto il ragionamento che sta dietro al Piano energetico regionale: risparmiare energia e produrla privilegiando le fonti rinnovabili. " "Con gli incentivi previsti dalla Finanziaria - ha aggiunto Rambelli - il solare termico e il fotovoltaico diventano finalmente accessibili e alla portata anche del singolo cittadino. " Il convegno ha permesso di illustrare i contenuti e gli obiettivi del Piano energetico regionale, approvato dalla Giunta regionale il 10 gennaio scorso e che dovrà a breve essere esaminato dall´Assemblea legislativa. Nella seconda sessione sono anche state illustrate le buone pratiche energetiche già in essere in Emilia-romagna, con particolare riferimento alle opere già funzionanti o cantierizzate, che dovranno fornire alla nostra regione oltre 400 Megawatt di energia pulita. Esempi in tal senso sono gli impianti mini-eolici, il teleriscaldamento, la produzione di energia da biomasse, il risparmio energetico nella filiera del turismo, il mini-idroelettrico e l´edilizia residenziale attuata con la certificazione energetica degli edifici. I lavori del convegno sono stati conclusi da Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente. Tra i relatori del convegno Massimo Cenerini del Servizio Politiche Energetiche della Regione, Edoardo Zanchini della segreteria nazionale di Legambiente, Mario Gamberale in qualità di Amministratore Delegato Azzeroco2 e Walter Ganapini Presidente di Greenpeace Italia. Risparmio e uso efficiente dell´energia, valorizzazione delle fonti rinnovabili, completa riconversione del parco termoelettrico, investimenti e ricerca per nuove tecnologie per l´industria, standard di riduzione dei consumi energetici e certificazione energetica degli edifici, sviluppo dei servizi di energy management: sono questi gli obiettivi del Piano energetico regionale con il quale la Regione si propone di attuare il Protocollo di Kyoto e cioè l´accordo internazionale per ridurre le emissioni di gas responsabili dell´effetto serra. Il Piano fissa infatti innanzitutto lo scenario degli obiettivi da perseguire in tutti i settori (dai trasporti all´industria, al residenziale, al terziario) per intraprendere la via della realizzazione degli obiettivi fissati a Kyoto, che in Emilia-romagna significa il traguardo impegnativo del - 6% rispetto al livello emissioni del 1990, ovvero il taglio di oltre 6 milioni di tonnellate di emissioni di Co2 "equivalenti". Il Piano prevede stanziamenti regionali pari a circa 90 milioni di euro in tre anni per la realizzazione di interventi che riguardano il risparmio energetico e la valorizzazione delle fonti rinnovabili negli edifici, negli insediamenti produttivi e nei trasporti. La Regione proporrà un´intesa al Governo per un cofinanziamento di interventi anche in rapporto alle nuove risorse e iniziative attivate dalla Legge finanziaria. Grazie agli interventi realizzati per la riconversione del parco termoelettrico regionale, oggi l´Emilia-romagna può contare su una situazione di sostanziale equilibrio tra domanda e offerta di potenza elettrica. A partire da questo dato, il Piano prevede di affrontare i temi del fabbisogno di energia elettrica, da oggi al 2015, attraverso l´uso razionale, lo sviluppo delle fonti rinnovabili (cogenerazione e microgenerazione) e interventi per la messa in sicurezza del sistema elettrico regionale anti-blak out. Contemporaneamente il Piano indica gli obiettivi di risparmio energetico: per quasi un terzo dovranno venire dal risparmio nel settore residenziale e civile, per il 40% dal settore dei trasporti mentre nell´industria, che ha già visto avviati processi di innovazione energetica, il risparmio da realizzare è del 25%. .  
   
 

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