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Notiziario Marketpress di Mercoledì 31 Ottobre 2012
 
   
  PECORINO ROMANO DOP: CONSORZIO DENUNCIA FALSO AL SIAL DI PARIGI A MARCHIO BELGIOIOSO

 
   
  Nuova contraffazione per il Pecorino Romano Dop, denunciata dagli avvocati del Consorzio, proprio durante la principale fiera internazionale dell’agroalimentare di qualità in Europa, il Sial di Parigi. Ed è proprio nel cuore della Francia, secondo mercato Ue per l’export di Pecorino Romano Dop (6.640.000 euro il fatturato dell’export nel 2011, +38,8% in valore sul 2010) che si consuma l’ennesimo caso di Pecorino Romano sounding a danno di uno dei prodotti simbolo del made in Italy. A propinare il falso “Romano cheese”- che utilizza la denominazione protetta “Romano” senza che il formaggio sia conforme al disciplinare - è infatti il marchio statunitense Belgioioso, fotografato dal Consorzio all’interno dello spazio della società austriaca Schreiber & Rupp Gmbh al padiglione 7, stand n°129. Una palese violazione della Dop, per la quale il Consorzio ha già chiesto, attraverso i suoi legali, alla Direzione generale della Concorrenza, Consumo e Repressione frodi, autorità francese competente per la protezione delle Dop, di realizzare controlli ufficiali che vigilino sul rispetto della Dop e di adottare le sanzioni stabilite dalla legislazione francese per questo tipo di violazioni. “E’ sorprendente – ha detto il presidente del Consorzio del Pecorino Romano, Gianni Maoddi - come questa palese violazione della Dop avvenga proprio in uno degli epicentri della tipicità del marchio, quale la Francia e ancor di più al Sial, che è la fiera delle eccellenze dell’agroalimentare. Attendiamo ora un tempestivo intervento da parte delle istituzioni preposte. Quella del Belgioioso – ha continuato Maoddi - è solo una delle moltissime imitazioni nel mondo denunciate dal Consorzio del Pecorino Romano Dop. Imitazioni che rimangono spesso impunite e che, oltre a portare un danno all’immagine del prodotto nel mondo, ogni anno sottraggono al nostro mercato una quota pari a 300 milioni di euro l’anno, pari a tre volte il valore dell’export”. Per questo il Consorzio (proprietario del marchio in Benelux, Svizzera, Germania, Francia, Spagna, Canada e Usa) oltre a denunciare le ripetute violazioni alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla contraffazione lo scorso luglio ha annunciato il proprio programma anticontraffazione: si va dal controllo dell’uso del marchio Pecorino Romano, alla predisposizione di un piano di depositi per i marchi, dall’attivazione di un servizio di sorveglianza che individui marchi simili al Pecorino Romano Dop nei registri di tutto il mondo, fino a un servizio di sorveglianza doganale a livello comunitario sul marchio Pecorino Romano e sui prodotti similari  
   
 

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