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Notiziario Marketpress di Venerdì 09 Novembre 2012
 
   
  UDINE: COMPLETATA LA RIPAVIMENTAZIONE DELLA PISTA DI ATLETICA E DELLE AREE PER I SALTI E PER I LANCI

 
   
  Una pista ad altissime prestazioni, realizzata con gli stessi materiali utilizzati per i circuiti olimpici di Londra 2012. Con il completamento dei lavori di riqualificazione della pista di atletica dell’impianto sportivo Dal Dan, suggellato dalla consegna ufficiale all’amministrazione comunale avvenuta lunedì 29 ottobre, Udine può contare su un anello all’avanguardia in grado di ospitare gare omologate dalla Fidal e dalla Iaaf. “Si tratta del più moderno impianto di atletica che abbiamo in regione - dichiara il sindaco Furio Honsell -, con delle soluzioni al massimo della tecnologia disponibile. I materiali utilizzati per la pista, ad esempio, sono gli stessi usati per le piste realizzate per i giochi olimpici di Londra, o le torri faro, vere e proprio opere architettoniche. In questi cinque anni - prosegue - siamo intervenuti praticamente su tutti gli impianti sportivi, da quelli più grandi a quelli minori e ora, con quest´ulteriore opera, restituiamo all´atletica outdoor un grande impianto, che con i nuovi spogliatoi pronti in primavera e la nuova tribuna, rappresenta uno dei fiori all´occhiello della città”. Dopo decenni di attesa la pista di atletica è stata quindi ripavimentata, al pari delle aree dedicate ai salti e ai lanci, con la posa di un manto sintetico di nuova generazione e altamente performante. La nuova pavimentazione è stata realizzata con lo stesso manto prefabbricato in gomma ad altissime prestazioni utilizzato per le piste olimpiche di Londra. Anche la posa in opera del manto – appositamente realizzato da uno stabilimento specializzato seguendo le caratteristiche geometriche dell’impianto udinese – e la segnatura della pista, operazioni ad alta specializzazione che comportano tolleranze dimensionali inferiori all’1 per mille per poter ottenere le omologazioni Fidal e Iaaf, sono state eseguite da maestranze già impegnate per la realizzazione delle piste londinesi. Nei giorni scorsi il collaudatore federale, Eraldo Roberto, coadiuvato da una squadra di tecnici del Politecnico di Torino, ha eseguito centinaia di misurazioni e rilevamenti volti ad accertare la rispondenza della pista ai requisiti geometrici e alle caratteristiche di elasticità, deformazione e omogeneità degli oltre 5 mila metri quadrati di manto posti in opera. Altro elemento qualificante dell’intervento è stata la realizzazione di una pista di allenamento in erba artificiale che si snoda per circa 600 metri fra gli alberi lungo il perimetro dell’impianto, con un tratto di 100 metri caratterizzato da una pendenza costante dell’1% per l’allenamento in salita. Ulteriori lavori minori hanno permesso poi di migliorare la funzionalità dell’impianto sportivo e rispondere alle prescrizioni delle normative di prevenzione incendi e di pubblico spettacolo: un nuovo ingresso, due nuovi edifici per biglietteria e magazzini, una serie di percorsi pavimentati e una piazzola coperta per la completa accessibilità ai disabili, un adeguato sistema di recinzioni e cancelli di separazione delle zone accessibili al pubblico da quelle riservate agli atleti durante le manifestazioni sportive. “Dopo diversi decenni – sottolinea l’assessore alla Gestione Urbana Gianna Malisani – siamo intervenuti su uno degli impianti sportivi più utilizzati dai cittadini, che ospita tra l’altro l’unica pista di atletica della città. Proprio per questo è un’opera molto importante, che rende la struttura molto più fruibile dal punto di vista dell’attività sportiva”. Le opere, progettate e dirette dagli architetti Christiano Sacha Fornaciari e Federico Toso sulla base della progettazione preliminare eseguita da un team di progettisti interni dell’amministrazione comunale, sono state eseguite dall’impresa Edilcoop di Gemona. Complessivamente il Comune ha investito nel piano di interventi di adeguamento e riqualificazione del complesso sportivo di Paderno circa 1 milione di euro, coperti con un contributo ventennale di 30 mila euro l’anno concesso dalla Regione, e da fondi comunali provenienti dall’avanzo di bilancio  
   
 

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