Bruxelles, 5 novembre 2012 - La legislazione dell’Unione europea dovrebbe imporre ai governi di garantire e fornire a tutti i cittadini, in misura sufficiente, acqua potabile e servizi igienico-sanitari. L´iniziativa richiede che le istituzioni dell’Unione europea e gli Stati membri siano tenuti ad assicurare a tutti i cittadini il diritto all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari. L’approvvigionamento in acqua potabile e la gestione delle risorse idriche non dovrebbero essere soggetti alle “logiche del mercato unico” e che i servizi idrici siano esclusi da qualsiasi forma di liberalizzazione. Inoltre viene richiesto che l’Ue intensifichi il proprio impegno per garantire un accesso universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari. Pablo Sánchez Centellas ha risposto alle domande. A che punto siamo? Abbiamo iniziato a raccogliere le firme on line in settembre, e speriamo di raggiungere le prime 50.000 alla fine di ottobre. Dove la possiamo trovare? Abbiamo una commissione di cittadini e un coordinatore di campagna ogni Stato membro. Quali sono state le belle - e le brutte - sorprese? Siamo stati i primi a completare il processo di raccolta di firme on line, e quindi siamo stati i primi ad avere molti problemi e sorprese poco divertenti. La peggiore è sicuramente la mancanza di capacità da parte degli Stati membri di mettere il software di validazione a disposizione dei cittadini (solo tre Paesi membri hanno rispettato le scadenze). Oltre alle difficoltà di ordine burocratico. Potrei parlare di questo per ore.