|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Venerdì 09 Novembre 2012 |
|
|
|
|
|
MILANO (MUSEO BAGATTI VALSECCHI): IL MUSEO BAGATTI VALSECCHI COMPIE 18 ANNI DI APERTURA AL PUBBLICO . PER FESTEGGIARE LA MAGGIORE ETÀ, DAL 23 NOVEMBRE IL PERCORSO DI VISITA DELLA CASA MUSEO DI VIA GESÙ SI ARRICCHISCE DI UNA DICIOTTESIMA STANZA
|
|
|
|
|
|
Ideato da Lucia Pini, conservatrice del Museo, progettato da Corrado Anselmi con la grafica di Michele Izzo, questo allestimento nasce grazie al sostegno di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo e alla disponibilità degli eredi Bagatti Valsecchi, che hanno messo a disposizione album di famiglia e materiali d’epoca. Boiseries chiare trasformano un piccolo ambiente in una raccolta stanza-guardaroba, dove curiosare scorrendo fotografie e aprendo cassetti per fare la conoscenza con Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi e con i discendenti che continuarono ad abitarne la dimora fino al 1974. Immagini e oggetti schiudono la dimensione privata e familiare di un luogo oggi divenuto museo, ma abitato e vissuto sino a tempi recenti quale dimora privata. Le fotografie sono allestite su pannelli scorrevoli da “sfogliare” come le pagine di un album; le più antiche mostrano i due fratelli nella vivace Milano fin de siécle per poi immortalare, avanzando nel tempo, le generazioni successive chiudendo con la trasformazione di casa Bagatti Valsecchi in museo e con la sua apertura al pubblico nel 1994. È un racconto per immagini cui si aggiunge persino un filmato degli anni trenta del Novecento, dove un ormai più che ottantenne Giuseppe Bagatti Valsecchi si ostina a montare a cavallo o si intrattiene con i nipotini. La narrazione è scandita da eventi privati – i matrimoni, i battesimi, i momenti della vita in famiglia – e dall’eco dei grandi fatti della Storia, che risuona attraverso le fotografie di Giuseppe Bagatti Valsecchi in divisa nel 1918 o della casa di via Gesù colpita dalle bombe nell’agosto del 1943. Nei cassetti, come dimenticati dagli antichi abitanti, piccoli cimeli e semplici oggetti di vita quotidiana tutti da scoprire: appunti e carta da lettere di Fausto Bagatti Valsecchi, le medaglie vinte dal fratello Giuseppe gareggiando col velocipede, l’ombrellino da passeggio, un ventaglio, il vecchio quaderno di scuola con i pensierini… Sono tracce lasciate, attraverso le diverse generazioni, dagli abitanti di casa Bagatti Valsecchi che riportano in vita con l’immediata potenza evocativa che è degli oggetti soltanto la presenza di quanti vissero nella dimora di via Gesù e le loro storie; un modo, questo, per raccontare da un’angolazione privata e famigliare anche il ritratto di un’epoca e dei profondi mutamenti di oltre cent’anni di vita milanese |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|