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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Novembre 2012
 
   
  CAMPOBASSO, CRESCONO LE IMPRESE NEL III TRIMESTRE 2012

 
   
   Campobasso, 8 novembre 2012 - Dalle analisi dei dati del terzo trimestre 2012, elaborate dall’ufficio studi e ricerche di Unioncamere Molise su dati Infocamere, emerge che il Registro Imprese della Camera di Commercio di Campobasso ha registrato l’iscrizione di 242 nuove imprese, con un andamento in forte contrazione sia rispetto al trimestre precedente, quando si contarono 411 imprese iscritte, che su base tendenziale; in rallentamento anche le cancellazioni, pari a 194 imprese. Dalla differenza tra le imprese iscritte e quelle cessate, il saldo risulta positivo e pari a 49 imprese. Come sintesi delle iscrizioni e cancellazioni del terzo trimestre, a fronte di 26.290 imprese registrate a inizio periodo, che rappresentano il 75% del totale delle imprese molisane, il tasso di crescita risulta positivo ma di lieve entità (pari allo 0,19%). Tra le province, nonostante la positività di tutti i tassi di crescita, Campobasso scende, dalla 45-esima posizione del secondo trimestre, alla 67-esima del terzo trimestre collocandosi tra Pistoia (0,19%) e Brescia (0,18%). “Da una prima analisi per tipologia di impresa – ha commentato il Presidente della Camera di Commercio di Campobasso, De Angelis - sembrerebbe che in provincia siano state le imprese giovanili a dare maggiore slancio alla vitalità del tessuto. Infatti, seppur rappresentano solo l’11,5% del tessuto produttivo (sono 3.037 le imprese giovanili), l’incidenza delle iscrizioni di imprese under 35 sul totale delle iscrizioni in provincia è pari al 43,4% del totale, contribuendo significativamente al saldo provinciale con un saldo positivo pari a 72 imprese. Iscrizioni delle imprese giovanili che nel Iii trimestre 2012 hanno interessato (al netto delle imprese non ancora classificate) prevalentemente i settori dell’agricoltura (saldo tra iscrizioni e cessazioni pari a 13 imprese), del commercio (saldo pari a 13 imprese) e dei servizi in genere (+12 imprese). Diversamente da quando accade a livello nazionale – ha proseguito De Angelis - dove per la prima volta in dieci anni le imprese artigiane registrano un saldo negativo nel trimestre appena passato, in provincia il saldo è positivo e in linea con quanto accade nell’area geografica di appartenenza. Tuttavia, il peso delle imprese artigiane iscritte sul totale delle iscrizioni è pari al 35,5% e, a fronte di un saldo di 14 imprese, il contributo alla crescita del totale delle imprese di Campobasso è pari al 28,6%. Detto in breve – ha proseguito il Presidente camerale - mentre le imprese giovanili pesano poco più di un nono sul totale delle imprese campobassane, in termini di contributo alla crescita hanno pesato per più della metà del risultato conseguito”. La distribuzione dei dati demografici delle imprese in base alla forma giuridica adottata aiuta a comprendere meglio, da un lato, gli elementi di tenuta del sistema imprenditoriale e, dall’altro, i segmenti del sistema sui quali la crisi fa sentire maggiormente i propri effetti. Anche da questo punto di vista il raffronto fra il peso di ciascuna forma giuridica nel determinare lo stock e il peso nel determinare la dimensione dei flussi (iscrizioni, cessazioni e saldi) è particolarmente significativo. A garantire la sostanziale tenuta del sistema, ancora una volta, è la forte incidenza del saldo delle imprese costituite in forma di società di capitali che determinano il 63,31% del bilancio complessivo del periodo. Dunque, un peso notevolmente superiore a quello che le imprese con questa natura giuridica hanno nel determinare lo stock complessivo delle imprese della provincia capoluogo di Regione (rappresentano il 13,7% del totale delle imprese registrate ma contribuiscono alla crescita del tessuto produttivo con un peso pari al 63,31%). Negativo il contributo delle Ditte individuali alla composizione del saldo. Il loro contributo, tuttavia, si conferma importante soprattutto se visto in termini di vitalità e di ricambio del sistema: le 165 iscrizioni con questa forma giuridica costituiscono il 68,18% del flusso complessivo delle entrate, mentre le 167 cancellazioni rappresentano addirittura l’86,08% delle uscite totali. Nel terzo trimestre sono il Commercio e il Turismo i settori che, rispetto al trimestre precedente, hanno mostrato i maggiori incrementi di stock, rispettivamente 21 e 23 unità. Ed è sempre il commercio che ha attratto maggiormente l’attenzione degli imprenditori: 45 delle 242 iscrizioni (ovvero il 19% del totale) hanno interessato questo settore, tuttavia si presenta anche come il settore con maggiori difficoltà in quanto, a fronte di 45 iscrizioni, 58 hanno chiuso i battenti rappresentando il 24% delle cessazioni totali. Segnali positivi arrivano anche dal settore più tradizionale: l’agricoltura, che riesce ancora a suscitare interesse assorbendo il 14% delle iscrizioni. Segue il settore delle costruzioni con 21 iscrizioni, pari al 9% del totale. Complessivamente questi tre settori registrano oltre il 52% del totale delle iscrizioni, le restanti si distribuiscono tra le attività manifatturiere (6 iscrizioni), le attività professionali, scientifiche e tecniche (5 iscrizioni), le attività immobiliari e le attività di noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese.  
   
 

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