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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Novembre 2012
 
   
  SCUOLA, RIVOLUZIONE PROVVEDITORATI LIGURIA BOCCIA BOZZA DECRETO MINISTERIALE: SI TAGLIA SUL TERRITORIO MA NON SI TOCCA LA BUROCRAZIA ROMANA

 
   
  Genova, 8 novembre 2012 - La Regione Liguria respinge al mittente la bozza del decreto ministeriale che prevede, a seguito della spending review, la possibilità che la Liguria perda l’ufficio scolastico regionale. Secondo il testo ministeriale verrebbe accorpato al Piemonte come ufficio scolastico interregionale. Il Friuli andrebbe con il Veneto, la Basilicata con la Puglia, le Marche con l’Umbria e l’Abruzzo con il Molise. Per l’assessore all’Istruzione e Università Pippo Rossetti “è sbagliato non riconoscere anche attraverso strutture amministrative regionali le specificità delle Regioni, perchè la scuola è sempre di più inserita nel sistema economico e culturale del territorio e queste fusioni mettono a rischio le possibilità dei ragazzi e delle famiglie di far parte di un sistema di formazione di tipo locale”. Per la Regione Liguria - sostiene Rossetti - è inaccettabile “che il Governo riduca le spese pubbliche amministrative garantendo l’assetto amministrativo e relativo a posizioni di direttore generale a Roma, a scapito del processo di decentramento e del lavoro sul territorio che valorizza l’autonomia delle scuole e il loro efficace radicamento”. La Regione Liguria sta verificando una possibile impugnazione del provvedimento che contraddice il processo federalista e la stessa modifica del Titolo V che deve avvenire entro marzo 2013. Il Titolo V modificato attribuisce infatti alle Regioni specifiche competenze sulla formazione e sull’istruzione, un processo sostenuto e condiviso dallo stesso Governo Monti.  
   
 

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