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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Novembre 2012
 
   
  L´ASSEGNO DI CURA ´PER PRENDERSI CURA´

 
   
  Trento, 8 novembre 2012 - L´assegno di cura, ´per prendersi cura´, è il messaggio della campagna promossa dall´Assessorato alla salute e politiche sociali per diffondere la conoscenza di questo nuovo strumento, previsto dalla legge provinciale 15 del 2012 in materia di tutela delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie, approvata lo scorso luglio dal Consiglio provinciale. Hanno diritto all´assegno di cura le persone che già percepiscono l´indennità di accompagnamento residenti in provincia di Trento da almeno tre anni. Le domande per ottenere l´assegno di cura sono aperte dal 5 novembre presso l´Agenzia per l´assistenza e la previdenza integrativa, i patronati di zona oppure agli Sportelli di assistenza e informazione al pubblico della Provincia autonoma di Trento. Con la presentazione della domanda viene valutato l´indicatore della condizione economica (Icef) e in caso di valore Icef inferiore a 0,28 si avrà diritto al pagamento del nuovo assegno di cura. Quindi l´Azienda provinciale per i Servizi sanitari comunicherà il momento per la visita di accertamento, attraverso la quale stabilire il livello di gravità e definire il piano di assistenza. Per ogni informazione si può telefonare a Prontosanità: 848806806. Ieri in Provincia si è tenuta una conferenza stampa "allargata", che ha visto, a fianco dell´assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, della dirigente del Dipartimento lavoro e welfare Livia Ferrario e del direttore generale dell´Apss Luciano Flor, anche il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti e i consiglieri Franca Penasa e Mario Magnani, primi firmatari dei disegni di legge che, con il lavoro di sintesi dell´Assessorato alla salute e politiche sociali, sono stati unificati in un unico provvedimento poi diventato la legge provinciale 15/2012. Tre sono i punti di forza di questo strumento: "Vogliamo innanzi tutto garantire - ha commentato l´assessore provinciale Rossi - un aiuto alle famiglie che già oggi hanno in casa una persona non autosufficiente, ovvero cercare di favorire il più possibile la domiciliarità a fronte di un invecchiamento della popolazione che non può non destare qualche preoccupazione. L´assegno di cura vuole anche essere un´occasione per innescare un processo di miglioramento del nostro sistema di welfare, valorizzando l´apporto dei soggetti del privato-sociale nel settore dei servizi rivolti a persone non autosufficienti e alle loro famiglie: per questa misura, che si aggiunge ai 77 milioni dell´indennità di accompagnamento, sono stati messi a bilancio circa 12 milioni di euro, sono risorse importanti che speriamo si trasformino in occasioni di crescita del lavoro e dell´occupazione. Infine, il terzo elemento, è che questo provvedimento è una buona prova dell´autonomia e della politica: si tratta di una legge approvata a larga maggioranza dal Consiglio provinciale la scorsa estate e già attiva, grazie a un grande lavoro svolto dai collaboratori dell´Azienda sanitaria". Quindi il presidente del Consiglio Bruno Dorigatti ha ricordato l´iter di questo dispositivo, sottolineando che si è trattato di un ottimo risultato, che consente di puntare sulla domiciliarità e di dare risposte al tema, forte, dell´invecchiamento della popolazione. Entrambi i consiglieri Magnani e Penasa hanno evidenziato la sintonia che si è riusciti a trovare, fra maggioranza e minoranza, su questo testo di legge, mettendo in luce le note positive dell´assegno di cura che favorisce la domiciliarità ma è anche un buono per un´erogazione di servizi. Alla dirigente Ferrario e al direttore di Apss Flor infine il compito di illustrare l´assegno di cura, di cui dovrebbero beneficiare circa 3.700 persone. L’assegno di cura (Ac) è un intervento assistenziale integrativo dell’indennità di accompagnamento, diretto alle persone con una accertata condizione di non autosufficienza. L’assegno di cura prevede la corresponsione di somme in denaro proporzionali sia alla gravità dei casi che alla condizione economico – patrimoniale (Icef) dei singoli richiedenti e delle loro famiglie. Sono individuati 4 livelli di gravità; per ogni livello di gravità è definito un importo minimo ed un importo massimo in relazione al valore Icef. Requisiti per ottenere l´assegno di cura - L’assegno può essere concesso a chi ha i seguenti requisiti: 1. Riconoscimento dello stato di invalidità civile e del diritto a beneficiare dell´indennità di accompagnamento o in possesso di analoga prestazione per l’assistenza personale continua. Chi non beneficia dell’indennità di accompagnamento può presentare domanda contemporaneamente per il riconoscimento dello stato di invalidità civile con diritto a percepire l’indennità di accompagnamento e per l’assegno di cura sempre presso i Patronati, gli Sportelli di assistenza e informazione al pubblico della Provincia autonoma di Trento; 2. Residenza continuativa in provincia di Trento da almeno 3 anni; nel caso di minore il requisito della residenza deve essere posseduto dal minore stesso oppure da uno dei due genitori; 3. Condizione del nucleo familiare determinata attraverso Icef con valore non superiore a 0,28. Percorso per ottenere l´assegno di cura - Il percorso per ottenere l’assegno di cura prevede essenzialmente 3 fasi: 1. La domanda per ottenere l’assegno di cura va presentata ai Patronati, oppure agli Sportelli di assistenza e informazione al pubblico della Provincia autonoma di Trento dalla persona non autosufficiente o da un suo rappresentante. Questi Uffici provvedono a calcolare l’indicatore Icef e a trasmettere direttamente la domanda e il valore Icef al distretto sanitario di residenza dell’interessato; la domanda può essere presentata anche all’Agenzia per la assistenza e previdenza integrativa se si è già in possesso della dichiarazione Icef; 2. Qualora siano rispettati i requisiti previsti, il distretto sanitario invita alla visita per la valutazione del grado di non autosufficienza per l’individuazione dell’importo e, in accordo con la persona e la famiglia, redige il Piano Assistenziale Individualizzato (Pai); 3. Il distretto sanitario comunica alla Agenzia per la previdenza integrativa (Apapi) il livello di non autosufficienza e questa provvede direttamente alla liquidazione. Come utilizzare l´assegno di cura - L’assegno di cura può essere finalizzato a: 1. Contribuire al costo derivante dalla collaborazione di assistenti familiari (“badanti”) assunte con regolare contratto di lavoro (nelle varie forme previste dalla attuale legislazione); 2. Acquistare servizi assistenziali presso soggetti accreditati: ad esempio per assicurare alla persona non autosufficiente servizi di assistenza domiciliare; 3. Compensare l’assistenza prestata alla persona non autosufficiente direttamente da parte di un familiare: coniuge, convivente, parenti fino al 3° grado, affini di 1° grado; 4. Pagare la compartecipazione al costo dei servizi assistenziali pubblici a sostegno della permanenza a casa. Il distretto di riferimento della persona concorda con la famiglia la finalizzazione dell’assegno; detto utilizzo viene registrato nel Piano Assistenziale Individualizzato (Pai) e costituisce un vincolo per la famiglia. Valore dell´assegno e tempi per l´erogazione - Il valore dell’assegno di cura si articola in 4 fasce, la misura dell’assegno è graduata tra l’importo massimo e l’importo minimo, in relazione alla condizione economica accertata attraverso l’Icef. Alle persone che alla data del 1° settembre 2012 risultano titolari dell’indennità di accompagnamento o di analoga prestazione concessa per l’assistenza personale continua l’assegno è concesso con decorrenza 1° settembre 2012, purché presentino la domanda entro il 31 gennaio 2013. Per tutti gli altri beneficiari, la liquidazione dell’assegno è corrisposto a decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello della presentazione della domanda, a prescindere dal momento in cui è avvenuta la visita per l’accertamento della non autosufficienza. Gravità livello 1 massimo: 80 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = € 637,04; Gravità livello 2 massimo: 250 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = € 807,04; minimo: 125 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = € 682,04; Gravità livello 3 massimo: 500 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = €1057,04; minimo: 250 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = € 807,04; Gravità livello 4 massimo: 800 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = €1357,04; minimo: 400 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = € 957,04. I controlli Dopo l’avvio della liquidazione, dell’assegno da parte di Apapi, l’Azienda sanitaria, in accordo con i servizi sociali, provvederà a verificare l’adeguatezza e l´appropriatezza degli interventi assistenziali concordati con la persona e la famiglia, sia per adeguare il piano di assistenza all’evolversi dei bisogni, sia per verificare che l’assegno sia stato utilizzato secondo quanto concordato nel piano stesso. L’assegno di cura viene revocato qualora venga meno uno dei requisiti indicati per accedere al beneficio. Viene inoltre sospeso se l’assistito non acconsente alla verifica periodica di adeguatezza e appropriatezza degli interventi. Dove presentare le domande • Apapi - Agenzia per l´assistenza e la previdenza integrativa, in piazza Silvio Pellico n. 8 a Trento, tel. 0461 493222, fax 0461 493233, e-mail: agenzia.Prev@provincia.tn.it  • Sportelli di assistenza e informazione al pubblico della Provincia autonoma di Trento • Patronati di zona Per ulteriori informazioni Prontosanità 848806806  
   
 

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