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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Novembre 2012
 
   
  IL TUTOR? UN AMICO RIPARTE IN 18 SCUOLE DI CITTÀ E PROVINCIA DI PARMA IL PROGETTO PER L’INTEGRAZIONE E L’APPRENDIMENTO DEGLI STUDENTI CON DISABILITÀ. DUE NUOVI INGRESSI: LA SEDE DI LANGHIRANO DEL GADDA E IL PACIOLO-D’ANNUNZIO DI FIDENZA.

 
   
   Parma, 8 novembre 2012 – Ragazzi che aiutano i ragazzi. Li aiutano con il loro supporto e il loro sostegno nei mesi scolastici: da tutor, da amici. L’idea sta tutta qui: un’idea semplice, di solidarietà e di relazione, pensata nell’ottica di una comunità inclusiva e integrante. E quest’idea la si leggeva bene, oggi all’Istituto Giordani, nei volti dei tanti giovani che si sono presentati per fare i tutor di ragazzi con disabilità all’interno del progetto “Un tutor per amico”. Lo chiamano “peer tutoring”, cioè “tutoraggio alla pari”, ed è il principio di fondo che sta dietro il progetto, che oggi con la giornata formativa per i tutor e gli insegnanti referenti ha dato avvio alla sua terza annualità. Un principio semplice: associare agli studenti disabili un tutor appunto alla pari, un coetaneo (spesso ex alunni ma anche compagni), che li affianchi da novembre a giugno svolgendo un ruolo di “sostegno amicale”. Il progetto, nato dalla collaborazione tra la Provincia e l’Ufficio Scolastico Territoriale di Parma e realizzato con il contributo della Fondazione Cariparma, è finalizzato a supportare l’integrazione e l’apprendimento degli studenti con disabilità a scuola, a casa e nel tempo libero, e coinvolge 18 scuole di Parma e del Parmense. Poco meno di 69mila euro (68.750) il costo totale dell’intervento, sostenuto dalla Fondazione Cariparma con un contributo di 48.750 e cofinanziato dalla Provincia di Parma per 20 mila euro (ai 16.250 iniziali ne sono stati aggiunti ulteriori 3.750, messi a disposizione dell’ente di piazza della Pace visto l’alto numero di richieste presentate). “Il principio è quello di mettere in campo un’opportunità in più sul tema integrazione. L’idea che ex compagni possano essere un supporto importante per la quotidianità, oltre a dare un segnale molto forte di una scuola nuova, che cambia, è un modo per affermare che tra i coetanei, tra i pari, ci possono essere opportunità e strumenti d’aiuto a crescere nella scuola stessa”, ha detto in apertura l’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani. Nell’anno scolastico 2012-2013 gli alunni disabili delle scuole superiori sono 445: nel 2011-2012 erano 426, nel 2010-2011 erano 395. “Credo che questa iniziativa, basata su un’idea di solidarietà e di corresponsione delle responsabilità, sia un importantissimo momento di formazione, e proprio questo è uno dei compiti principali della Fondazione Cariparma. Formazione dei cittadini che nella condivisione e nella solidarietà riescono a far progredire un territorio”, ha osservato il presidente della Fondazione Carlo Gabbi. L’esperienza quest’anno si realizzerà in 18 scuole superiori, con due “nuovi ingressi” rispetto allo scorso anno. Verranno attivati 96 progetti di affiancamento. “Io credo che in Italia la scuola abbia una legislazione molto avanzata, nel garantire i diritti e la parità di formazione per tutti. Tutto questo però non basta, e c’è bisogno di una collaborazione vasta. Qui la collaborazione forte è da un lato con la Fondazione Cariparma, che continua a credere in questo progetto, e dall’altro con voi – ha detto l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche Giuseppe Romanini ai giovani presenti - che rappresentate una risorsa e una testimonianza importante. Se voi siete qui vuol dire che la scuola italiana, pur con tutti i suoi problemi, funziona, perché vuol dire che ha saputo trasmettere un’idea di cittadino che è quella che voi incarnate”. La peer education e il peer tutoring offrono riscontri molto positivi quale contributo all’apprendimento, al superamento di problemi motivazionali, al sostegno nella costruzione dell’autostima e di una più consolidata esperienza sociale, nonché all’acquisizione e sviluppo di competenze e abilità nella vita di relazione. I tutor e gli studenti disabili sono i veri protagonisti di questa esperienza, ma buona parte del successo è affidato al contesto scolastico e anche ai genitori (il progetto può infatti riguardare anche impegni e attività da svolgere a casa o nei momenti di svago e di socializzazione in ambito extra scolastico). Gli studenti tutor per il loro impegno nei confronti dei coetanei disabili riceveranno un compenso di 10 euro l’ora. Il pacchetto orario concesso ad ogni singolo progetto varia dalle 40 alle 70 ore. Dei 18 istituti scolastici coinvolti, 11 sono di Parma: il Liceo Porta, l’Istituto Tecnico Commerciale Melloni, l’Ipsia Levi, il Liceo Artistico Toschi, il Liceo Scientifico Marconi, l’Istituto d’Istruzione superiore Giordani, il Liceo delle Scienze Umane Sanvitale, l’Istituto Tecnico Agrario Bocchialini, l’Istituto Commerciale Bodoni, il Liceo Scientifico e musicale Bertolucci, l’Itis Da Vinci. Nel complesso 7, invece, le scuole della provincia:l’Istituto di Istruzione Superiore Zappa-fermi di Borgotaro, l’Istituto di Istruzione Superiore Gadda di Fornovo e Langhirano, l’Istituto di Istruzione Superiore Berenini di Fidenza, l’Istituto Professionale Solari di Fidenza, l’Istituto di Istruzione Superiore Galilei di San Secondo, l’Istituto di Istruzione superiore Magnaghi di Salsomaggiore e l’Istituto d’istruzione superiore Paciolo-d’annunzio di Fidenza. Il Paciolo-d’annunzio e la sede di Langhirano dell’Istituto d’istruzione superiore Gadda sono le nuove entrate nella rete del progetto nell’anno scolastico 2012-13. Scuola capofila è stato confermato il Liceo Artistico Toschi di Parma. “Nelle nostre scuole si pratica già una didattica inclusiva: qui si lavora sulla qualità dell’integrazione”, ha osservato dopo i saluti iniziali il preside del Toschi Roberto Pettenati, affiancato da Adriano Monica dell’Ufficio scolastico territoriale.  
   
 

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