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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Novembre 2012
 
   
  DONNE AL LAVORO, MOTORE DI SVILUPPO IL PROGRAMMA OBIETTIVO 2012 PER L’INCREMENTO E LA QUALIFICAZIONE DELL’OCCUPAZIONE FEMMINILE. IL 30 NOVEMBRE LA SCADENZA PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI.

 
   
  Parma, 14 novembre 2012 - Promuovere l’occupazione femminile, favorire il lavoro e il reinserimento al lavoro delle donne, rimuovere gli ostacoli che tuttora, di fatto, impediscono la realizzazione di pari opportunità in ambito occupazionale. Sono alcune delle finalità del “Programma obiettivo 2012 per l’incremento e la qualificazione dell’occupazione femminile, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, per la creazione di progetti integrati di rete”, definito dal Comitato nazionale per l’attuazione dei principi di parità di trattamento ed uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici. Il documento va a toccare un nervo ad oggi ancora scoperto nel mercato del lavoro italiano, nel quale le donne continuano ad essere in una posizione di svantaggio rispetto agli uomini: sono meno occupate degli uomini, trovano meno lavoro, fanno meno carriera e comunque sono pagate meno. E anche se nel nostro territorio la situazione è meno pesante rispetto ad altri, anche qui quella del lavoro per le donne è comunque una realtà da tenere sotto continua osservazione per migliorarla. In quest’ottica il Programma Obiettivo 2012 definisce le azioni positive per il lavoro delle donne, per le quali il governo mette a disposizione finanziamenti ad hoc. “Va segnalato il valore di questa opportunità rispetto anche alla fase difficile che stiamo vivendo, con la recessione che si fa sentire anche da noi – ha detto nella presentazione di oggi in piazza della Pace l’assessore alla Formazione professionale e alle Politiche attive del lavoro Manuela Amoretti -. Anche in una fase come questa, a maggior ragione, sostenere il lavoro delle donne è importante. Perché ormai non c’è più nessuno che può dire di non sapere che i livelli di occupazione femminile sono matematicamente legati alla crescita: quindi sostenere il lavoro delle donne è importante perché incoraggia e sostiene la crescita. E anche laddove si producono interventi finalizzati a rendere possibile la conciliazione dei tempi di cura e di lavoro, lì la produttività cresce. Le azioni a favore del lavoro delle donne non devono quindi essere viste come costi, ma come progetti che possono produrre benefici e vantaggi concreti”. I progetti possono essere presentati dai datori di lavori pubblici e privati, dalle cooperative e dai loro consorzi, dai centri di formazione professionali accreditati, dalle associazioni, dalle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali. Le domande di ammissione al finanziamento dovranno essere presentate entro il 30 novembre 2012. Tre i grandi filoni di azioni positive su cui s’incentra il Programma, illustrati oggi in dettaglio dalla consigliera di parità di Parma Cecilia Cortesi Venturini (al suo fianco la consigliera supplente Aldina Bocchi): occupazione e reinserimento lavorativo (sostegno a iniziative per lavoratrici con contratti non a tempo indeterminato, in particolare giovani neodiplomate e neolaureate, volte a stabilizzarne la situazione occupazionale, e per donne disoccupate, inattive, in cassa integrazione e/o mobilità, con particolare attenzione a chi ha più di 45 anni); costituzione o consolidamento d’impresa (progetti per costituire o consolidare imprese a titolarità e/o prevalenza femminile nella compagine societaria); progetti integrati di rete (iniziative finalizzate a promuovere la qualità della vita personale e professionale, a favorire la conciliazione e valorizzazione del benessere sociale e lavorativo, a favorire la rimozione dei pregiudizi in un’ottica di pari opportunità, a favorire la diffusione delle indicazioni che emergono dalle strategie comunitarie). “Si tratta di un’opportunità significativa. È molto importante fare le domande nei tempi con progetti validi e innovativi – ha osservato Cecilia Cortesi Venturini - per poter riuscire a far arrivare queste somme nel nostro territorio: per portare qui fondi utili per le lavoratrici e incentivare l’occupazione femminile”. Per soddisfare il maggior numero di proposte è stato fissato un tetto massimo di finanziamento per progetto di 80mila euro. Il testo del Programma Obiettivo, i requisiti necessari e le informazioni su www.Lavoro.gov.it    
   
 

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