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Notiziario Marketpress di Venerdì 09 Novembre 2012
 
   
  CASTELLO COLLOREDO:, SIMBOLO DI UN FRIULI CHE SA RINASCERE

 
   
  Colloredo di Monte Albano (Ud) - Un simbolo della storia del Friuli ma anche un simbolo della capacità dei friulani di reagire nei momenti difficili. Il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha posato il 10 novembre a Colloredo di Monte Albano la prima pietra dei lavori di ripristino dello storico castello fondato dai Walsee-mels nel 1302 e legato poi al nome dei nobili Colloredo e alla redazione del romanzo "Le confessioni di un Italiano" di Ippolito Nievo. Siamo di fronte a un´opera da 18,5 milioni di euro, interamente finanziati dall´Amministrazione regionale, con la quale si chiude la ricostruzione del Friuli terremotato. La cerimonia ha avuto, in sintonia con i sette secoli di storia del castello, un sapore antico. Una pergamena con un´iscrizione in latino, interamente realizzata a mano, è stata inserita in una pietra originaria del castello, preservata dalle distruzioni del sisma del 1976. Sulla pietra, prima dell´interramento, è stata dipinta con una vernice rossa una croce, assieme alla data di inizio lavori. Alla posa della prima pietra, assieme a Tondo, erano presenti il presidente del Consiglio regionale, Maurizio Franz, il sindaco di Colloredo, Ennio Bendetti, gli assessori regionali ai Lavori pubblici, Riccardo Riccardi, e all´Istruzione, Roberto Molinaro, il commissario straordinario per il castello, Vittorio Zanon, parlamentari e autorità di tutto il Friuli. Ma soprattutto alla cerimonia ha assistito un pubblico numerosissimo, che poco prima aveva affollato l´auditorium della Comunità collinare per seguire il convegno di presentazione dei lavori: un segno dell´affetto che i friulani nutrono per l´antica dimora di Colloredo. Ha detto Tondo nel suo intervento: "Questo è un momento di orgoglio per tutta la comunità regionale, che ha saputo raggiungere un risultato così importante. Il castello di Colloredo è un grande simbolo della storia del nostro Friuli. Ma in un momento come quello che stiamo attraversando, la cerimonia di oggi diventa anche il simbolo di un Friuli che sa reagire alle difficoltà, che non aspetta che la soluzione venga dall´alto o da altri, un segno insomma della forza della nostra comunità". In occasione della cerimonia, nel cortile del castello circondato dagli antichi edifici semidiroccati, sono stati allestiti grandi pannelli di legno rossi con frasi tratte da autori della letteratura italiana, da Manzoni a Nievo. Un´anticipazione di quello che vuole diventare un "cantiere evento", nel corso dei cinque anni che serviranno per completare i lavori. Sarà infatti realizzata una postazione dalla quale i cittadini potranno, dall´esterno, seguire l´opera di ricostruzione e raccogliere tutte le informazioni sul castello e sul progetto di ripristino.  
   
 

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