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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Novembre 2012
 
   
  FIRENZE, CITTÀ METROPOLITANA, BARDUCCI: “CHI GUIDA UN’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DEVE ESSERE ELETTO DAI CITTADINI”

 
   
  Firenze, 14 novembre 2012 - ‘Il Governo ha delineato per il territorio fiorentino la prospettiva della città metropolitana allargata, prospettiva su cui lavora fin dal suo insediamento la speciale commissione consiliare della Provincia di Firenze, e che era già presente nel mio mandato elettorale. E questa per noi è senz’altro fonte di soddisfazione, così come testimonia la discussione dell’assemblea’. Così il presidente Andrea Barducci ha esordito nella sua comunicazione al Consiglio provinciale in merito alla trasformazione della Provincia di Firenze in Città metropolitana, prevista dal governo. ‘Nel decreto si afferma il concetto di area vasta, e questo è il punto di partenza sul quale lavorare, da una idea nuova, moderna, di livello istituzionale. Un livello che corrisponde ai territori in cui si produce più ricchezza, in cui si concentra più popolazione, e dove risiedono la stragrande maggioranza dei luoghi di ricerca e di formazione. Questo – ha proseguito Barducci - non significa entrare in competizione con gli altri livelli istituzionali, che hanno compiti ben diversi. Alle regioni il compito di fare legislazione e alta programmazione, ai comuni il livello di prossimità e quindi l’amministrazione dei servizi più diretti ai cittadini, alle nuove province e alle città metropolitane la gestione e l’amministrazione delle competenze di area: i rifiuti, la mobilità, le infrastrutture. Sinceramente non vedo sovrapposizioni in tutto questo, ma solo opportunità. Non vedo come un ente locale possa ‘disturbare’ un altro ente locale, così come non capisco come si possa pensare che chi guida un’amministrazione pubblica possa non essere eletto da tutti i cittadini per cui lavora e che rappresenta. Ed è qui che il decreto fa più acqua – ha detto il Presidente - così come è scritto adesso, profila un vulnus democratico inaccettabile’ ‘La soddisfazione per l’opportunità della città metropolitana non cancella infatti molte riserve sul merito e sul metodo con cui è stata condotta tutta la riforma delle Province, a cominciare dall’aspetto economico. E’ inaccettabile che una riforma presentata come strategica e risolutiva, una ‘riforma europea’ come dice il ministro Patroni Griffi, venga accompagnata da un trattamento finanziario distruttivo quale quello che le Province stanno subendo da agosto; e nel caso della Provincia di Firenze come di molte altre – ha concluso Barducci - non si tratta di accorpare, ridurre o snellire gli uffici, ma di tagliare i servizi ai cittadini’.  
   
 

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