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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Novembre 2012
 
   
  WELFARE, LIGURIA: RISORSE CERTE DAL GOVERNO ANCHE PER I MALATI DI SLA. ACCOLTO IL GRIDO DI DOLORE DEL SOCIALE

 
   
  Genova, 14 novembre 2012 - . “In Parlamento è stato accolto il grido di dolore proveniente dal sociale e messa in campo un’azione bipartisan per destinare qualche risorsa al welfare ed evitare così lo smantellamento del sistema. Sono soddisfatta del contributo dato dal sistema Regioni e dal Presidente Errani”. Lo ha detto ieri l’assessore regionale al welfare della Regione Liguria e coordinatrice della commissione politiche sociali nella Conferenza delle regioni, Lorena Rambaudi dopo la presentazione in commissione Bilancio della Camera di un emendamento bipartisan per la ripartizione del "fondo" da 900 milioni di euro di competenza di Palazzo Chigi (detto anche "Fondo Catricalà"), di cui oltre il 55% è stato destinato al welfare. “Questo è un primo risultato positivo – ha sottolineato Rambaudi - che abbiamo raggiunto come regioni. Con queste nuove risorse è finalmente possibile ridefinire un minimo di interventi e ricostruire politiche sociali che in questi anni sono state azzerate”. “Regioni, Comuni, Terzo Settore e Sindacati in queste settimane – ha spiegato Rambaudi - hanno condiviso un obiettivo ed utilizzato ognuno i propri mezzi per raggiungerlo, dalle proteste in piazza ai documenti”. “Con questo emendamento – ha aggiunto l’assessore ligure - 300 milioni sono stati stanziati per il fondo nazionale per le politiche sociali e 200 milioni per il fondo sulla non autosufficienza che comprende gli interventi a favore dei malati di sclerosi laterale amiotrofica. Nonostante il provvedimento debba essere ancora discusso, le risorse destinate al sociale sono certe”. Secondo Rambaudi si assiste ad un’ inversione di tendenza, “anche se la vera svolta nel campo del sociale si avrà solo quando verranno delineate politiche che riconoscono il diritto delle persone a essere sostenute nelle diverse fasi della loro vita”. “A questo primo obiettivo – ha concluso l’assessore – dovrà seguire anche un secondo step, attraverso una successiva ripartizione del “Fondo Catricalà”, per destinare risorse a servizio civile, minori stranieri ed interventi per la famiglia”.  
   
 

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