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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Novembre 2012
 
   
  ALLUVIONI; PRESIDENTE REGIONE UMBRIA MARINI: “CHIEDEREMO AL GOVERNO RICONOSCIMENTO STATO DI EMERGENZA”

 
   
  Perugia, 15 novembre 2012 - "La Regione Umbria si accinge a richiedere al Governo il riconoscimento di stato di emergenza, con l´auspicio che l´esecutivo nazionale ed il Parlamento non lascino soli, in un momento di gravissima difficoltà delle nostre comunità, la Regione e i Comuni, impegnati in prima linea a far fronte alle conseguenze di una eccezionale calamita naturale". È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, al termine di una serie di sopralluoghi effettuati nelle ultime ventiquattro ore nella maggior parte dei luoghi interessati dagli eventi calamitosi, per una verifica diretta dei danni provocati alle attività economiche, imprese, aziende agricole, alle infrastrutture viarie e di comunicazione ed ai singoli cittadini. "La situazione è tuttora molto critica - ha proseguito la presidente - e siamo ancora impegnati nella fase dell´emergenza, soprattutto nei comprensori dell´Orvietano e del Marscianese, ed in alcune località dei comuni di Todi e Città della Pieve". "Voglio augurarmi - ha quindi ribadito la presidente - che Governo e Parlamento affianchino le autorità locali, attualmente impegnate nella gestione dell´emergenza, e successivamente nell´adeguato sostegno per gli interventi di ripristino delle condizioni di normalità per il sistema economico nel suo complesso e per i cittadini, oltre che di messa in sicurezza dei territori interessati. Perché ciò sia possibile è assolutamente necessario che il Governo riconosca lo stato di emergenza e si adotti successivamente una norma di legge, con adeguata copertura finanziaria, affinché si possano realizzare tutti gli interventi utili al ritorno alla normalità ed alla ripresa economica". La presidente Marini ha inoltre sottolineato come sia "davvero sorprendente che non ci sia più oggi un fondo per le calamità naturali e si siano lasciate soli Regioni, Province e Comuni a fronteggiare situazioni di assoluta gravita per cittadini e imprese. Questa vicenda mette infatti in evidenza come sia inadeguata e carente la riforma del sistema di Protezione civile sancita con la legge ´100´. Avrebbe fatto bene il Parlamento - ha aggiunto - ad ascoltare le osservazioni ed i suggerimenti che a suo tempo sia le Regioni, sia il complesso delle autonomie locali - e la stessa Protezione civile nazionale - avevano avanzato con forza". In queste ore la Regione, le Province ed i Comuni interessati sono impegnati anche in una capillare verifica dei danni al fine di definire quanto prima una stima del fabbisogno finanziario che sarà immediatamente trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri affinché il Governo possa avere utili elementi di conoscenza della gravità della situazione. "Come Regione - ha affermato la presidente - siamo impegnati a valutare tutti gli strumenti attivabili per poter comunque mettere in atto iniziative utili alla ripresa della normalità, fermo restando la necessità di una norma di legge nazionale. Necessità che rappresenteremo come Regioni anche alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati nella audizione che avremo il prossimo 21 novembre. In questa sede - ha proseguito Marini - ribadiremo altresì la necessità di una minore rigidità dei vincoli stabiliti dal patto di stabilità, soprattutto per quanto riguarda gli interventi per la mitigazione e riduzione del rischio idrogeologico. Tema che dovrebbe essere posto quale impegno prioritario per il Paese dall´´agenda´ di Governo". La presidente Marini ha quindi voluto rivolgere un "sincero e profondo ringraziamento" a tutti quelli che in questi giorni - ed ancora in queste ore - si sono adoperati in soccorso delle popolazioni colpite, dalle forze dell´ordine - a cominciare dal corpo dei Vigili del fuoco in primo luogo -, alle strutture di Protezione civile di Regione, Province e Comuni, alle centinaia di volontari ed agli stessi cittadini che sin dalle prime ore si sono autonomamente attivati "dando prova di grande solidarietà e senso civico che è proprio degli umbri, come hanno dimostrato gli oltre 150 giovani studenti di Orvieto che stanno aiutando a spalare il fango ai quali - ha detto la presidente - voglio rivolgere un particolare grazie".  
   
 

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