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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Novembre 2012
 
   
  FVG: MOSTRA "CAPOLAVORI NASCOSTI" ESEMPIO DI RETE PUBBLICO-PRIVATA

 
   
  Trieste, 19 novembre 2012 - "Il futuro sarà sempre più legato alla rete che le istituzioni culturali sapranno mettere in atto per portare avanti progetti culturali. La mostra di quest´oggi costituisce un valido esempio, dove privato e pubblico lavorano insieme per portare avanti una manifestazione di grande valore con radici profonde nel territorio. In questo senso si muove anche il testo di riferimento della cultura, oggi all´attenzione della Giunta regionale". Lo ha sottolineato l´assessore regionale alla Cultura Elio De Anna intervenendo alla conferenza stampa del 15 novembre, ad Udine, di presentazione della mostra "Capolavori nascosti", che si svolgerà dall´1 dicembre al 24 febbraio 2013 a Cividale (palazzo De Nordis). L´esposizione si annuncia particolarmente ricca di opere di importanza fondamentale per la storia figurativa della pittura del Novecento in Friuli Venezia Giulia e non solo. Un secolo, quello preso in oggetto, che ha rappresentato per la nostra regione il periodo più fecondo e ricco di personalità artistiche. La mostra raccoglierà per la prima volta in un´unica sede oltre 65 opere provenienti da collezioni pubbliche e private presenti in regione e sconosciute al grande pubblico. Di qui il nome e il senso dell´esposizione, "Capolavori Nascosti", che intende presentarne un´attenta selezione per raccontare, in modo diverso ed iconograficamente nuovo, la grande parabola pittorica del ´900 regionale. Promossa dall´associazione culturale Amis di Cividat in stretta collaborazione scientifica con la Soprintendenza per i beni storici e artistici del Friuli Venezia Giulia - che ha anche messo a disposizione la prestigiosa sede di Palazzo De Nordis - la mostra conta sul sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, dell´Azienda speciale Villa Manin, della Provincia di Udine, del Comune di Cividale del Friuli e della Banca di Cividale: una sinergia che ha contribuito a creare un ulteriore valore culturale sul territorio. E proprio su questa capacità di fare rete tra privato e pubblico si è soffermato l´assessore De Anna. "Sempre più in futuro - ha detto - si renderà necessario operare in rete per sopperire alla riduzione di risorse disponibili da dedicare agli eventi culturali. Il ´privato´ dovrà sempre più entrare in scena per dare il proprio contributo, in una logica del ´ buon padre di famiglia´ che deve tenere conto del budget a disposizione per regolare le proprie spese. Tuttavia non sposo la tesi secondo cui con la cultura non si mangia: ritengo invece che questo settore contribuisce a creare una maggiore coesione sociale ma soprattutto una società di uomini e donne migliore ed innalzare la qualità della vita. Temi questi riportati all´interno del testo regionale di riferimento della cultura, dove il merito e la qualità di ciò che viene proposto diventerà un parametro misurabile in base al quale definire le priorità e quindi la finanziabilità dei progetti".  
   
 

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