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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Novembre 2012
 
   
  ASILI NIDO: IN UMBRIA IL SISTEMA INTEGRATO PUBBLICO-PRIVATO FUNZIONA, DA REGIONE 4 MILIONI

 
   
  Perugia, 20 novembre 2012 – “In Umbria il panorama dei servizi per l’infanzia è basato su un sistema integrato pubblico-privato, regolato da una legge regionale del 2005 e pertanto, un’indagine basata solo sui servizi comunali riporta, anche se con obiettività scientifica, una visione parziale della realtà regionale”. E’ quanto afferma la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, a commento dello studio di Cittadinanzattiva secondo il quale in Umbria molti bimbi non riescono ad accedere ai servizi a loro dedicati. “Nella nostra regione – afferma la vicepresidente Casciari - rispetto alle politiche per l’infanzia si ragiona ormai in un’ottica di sistema integrato, quindi non solo nidi comunali, ma anche servizi privati e privati convenzionati che garantiscono alle famiglie umbre una qualità al pari dei nidi pubblici con un’offerta decisamente ampliata e che risponde anche ai nuovi bisogni attraverso gli spazi gioco, le sezioni primavera, i nidi familiari e tutti i servizi integrativi al nido che svolgono funzioni educative altrettanto importanti dei tradizionali asili nido”. Servizi pubblici e privati sono sottoposti alle stesse regole autorizzative e di funzionamento e garantiscono la stessa qualità di servizio, anche attraverso la figura del Coordinatore di rete. “In Umbria, partendo da questo presupposto, - evidenzia Casciari – anche i numeri sono ben diversi. Oggi abbiamo 8.206 posti bambino nei servizi dedicati alla fascia di età 3-36 mesi, ad essi si aggiungono 1.306 bambini che si iscrivono anticipatamente alla scuola dell’infanzia e 2790 bambini che - compiendo i 3 anni entro il 31 dicembre - vengono normalmente iscritti alla scuola dell’infanzia pur avendo fra i 32 e i 35 mesi di età. Pertanto, i bambini fino a 3 anni che trovano posto complessivamente nel sistema educativo sono 12.302 rispetto ad una popolazione della medesima fascia pari a 24.150 unità al 1.1.2011 (dato ufficiale Istat più aggiornato). Ciò significa che più del 50 per cento dei bambini umbri può trovare posto in un servizio educativo”. Relativamente alle lista d’attesa Casciari evidenzia che “la ricerca di cittadinanza attiva prende in considerazione questo dato ormai trascurato anche nei documenti ufficiali dell’Europa che tra gli obiettivi di Lisbona prende in considerazione la percentuale di copertura, ovvero i numeri di posti disponibili per i bambini”. “E, in questo caso l’Umbria - ha aggiunto - è da prima del 2010 che vanta una copertura di oltre il 33 per cento previsto come obiettivo europeo e anche l’Istat in una recente indagine sui nidi comunali riferita all’anno educativo 2011-2012 osserva che nelle regioni del Centro si è registrato un aumento considerevole dell’offerta, dovuto prevalentemente al Lazio all’Umbria dove la crescita a partire dal 2008 è stata favorita dal potenziamento dei contributi erogati dai comuni per l’abbattimento delle rette, consentendo alla regione di conseguire uno dei più alti indicatori di presa in carico (22,3 per cento)”. Gli sforzi dei Comuni in questi anni sono stati molti, sia per aprire nuovi servizi che per mantenerli e come amministrazione regionale abbiamo cercato di non far mancare loro il sostegno mantenendo inalterato nel tempo l’impegno finanziario e quest’anno aumentandolo da 3 milioni a 4 milioni di euro. Se guardiamo sempre al lato della spesa dei Comuni, i nidi assorbono circa il 18 per cento delle risorse dedicate al welfare locale (rilevazione Istat) e si è inoltre consapevoli che negli anni più recenti, inoltre, le misure adottate per favorire gli investimenti e l’espansione dell’offerta in questo settore sono controbilanciati dalle ridotte capacità di spesa dei Comuni, fortemente condizionate dai vincoli stabiliti dal Patto di Stabilità Interno, dalla crisi economica e dalle riduzioni dei trasferimenti statali destinati a finanziare le politiche sociali. Relativamente ai finanziamenti erogati dalla Regione Umbria ai Comuni la vicepresidente Casciari ha ricordato che “gli sforzi dei Comuni in questi anni sono stati molti, sia per aprire nuovi servizi che per mantenerli”. “Inoltre, per il quarto anno consecutivo, la Regione Umbria ha voluto sostenere le famiglie con il Bando per l’abbattimento delle rette a cui hanno partecipato oltre 2000 nuclei con bambini al nido e la cui erogazione è in corso in proprio questi giorni”. In conclusione la vicepresidente Casciari ricorda che “la Regione Umbria ha avviato il percorso per l’accreditamento delle strutture per l’infanzia che contribuirà a disegnare nuovi orizzonti di governance nei rapporti all’interno del sistema integrato dei servizi per i cittadini più piccoli”.  
   
 

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