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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Novembre 2012
 
   
  BIOBANCHE COME STRUMENTO DI CONOSCENZA

 
   
  Pavia, 19 novembre 2012 - Il 23 Novembre 2012 si svolgerà a Pavia, presso il Collegio Ghislieri, il Workshop "It solutions for integrating clinical and molecular data to support biomedical research: from biobanks to knowledge repositories", che si propone di presentare e confrontare le esperienze di alcuni centri di eccellenza, italiani ed internazionali, per analizzare le attuali opportunità di armonizzazione e condivisione delle metodologie legate alla gestione informatizzata dei dati raccolti delle biobanche. L´evento è stato pensato e organizzato dal Prof. Riccardo Bellazzi afferente al Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell´Informazione, Università degli Studi di Pavia e responsabile del Laboratorio di Informatica Medica “Mario Stefanelli”, centro di consolidata esperienza e che collabora attivamente con gli Irccs Pavesi, tra cui la Fondazione Salvatore Maugeri, che figura tra gli enti sostenitori dell´evento, nella persona del Dott. Alberto Zambelli. Negli ultimi anni, l´emergere dei concetti di ricerca traslazionale e di medicina personalizzata, correlati all’avvento di nuove tecniche di sequenziamento del genoma, ha messo a disposizione dei ricercatori enormi quantità di dati molecolari e clinici, che contengono informazioni cruciali per l’evoluzione delle discipline mediche e bioinformatiche. Perchè queste nuove sfide scientifiche si concretizzino in effettivi benefici per ogni paziente, occorre che siano sviluppati dei validi metodi di ottimizzazione della gestione dei dati biomedici, in modo da renderli il pilastro di pratiche cliniche proattive, preventive e partecipative. In questo contesto, tra le più importanti opportunità per la bioinformatica clinica vi sono la crescente necessità di strumenti per la condivisone dei dati e la disponibilità di campioni biologici provenienti da coorti di pazienti ben caratterizzate. La prospettiva di colmare il divario tra le scoperte in ambito molecolare e la pratica clinica, richiede sia notevoli progressi computazionali, sia la realizzazione di solide infrastrutture che consentano di sintetizzare le nuove conoscenze in risultati fruibili. Per questi motivi, le biobanche, ovvero raccolte organizzate di campioni biologici e dei dati ad essi associati, hanno acquisito sempre maggiore importanza in ambito clinico e nella medicina personalizzata. Se le biobanche sono sempre più riconosciute come un´infrastruttura fondamentale per la ricerca, nel contempo l’eterogeneità delle pratiche tecniche e normative di biobanking può rappresentare un ostacolo alla ricerca traslazionale e alla fattiva collaborazione tra i centri. La finalità del gruppo di lavoro sarà quella di determinare i principi generali per la condivisione delle strutture informative, dei protocolli di scambio delle informazioni e delle procedure per il riutilizzo dei dati clinici tra le biobanche italiane. Grazie alla collaborazione tra più domini di ricerca, la discussione includerà anche temi di rilevanza clinica - quali la diagnostica molecolare di alto profilo coordinata con informazione legate ai campioni contenuti in biobanca - e normativa - ad esempio i vincoli giuridici per il riconoscimento delle strutture e l’accreditamento delle diagnosi attraverso le biobanche. Sulla base delle indicazioni definite durante il workshop, si potranno configurare le future collaborazioni tra i diversi centri ospedalieri e di ricerca, creando un framework basato sulla standardizzazione delle procedure e delle infrastrutture organizzative per la gestione e la convalida dei flussi informativi e permettendo di trasformare le biobanche in raccolte di conoscenza strutturata.  
   
 

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