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Notiziario Marketpress di Venerdì 23 Novembre 2012
 
   
  TAV, IL FUTURO SVILUPPO TURISTICO PER LA VALLE DI SUSA: PROPOSTA TEDESCA ALL’INTERNO DEL PROGETTO EUROPEO POLY5 SULLE GRANDI INFRASTRUTTURE

 
   
  Arriva dall´Università tecnica di Monaco di Baviera l’analisi per sviluppare un polo congressuale internazionale a Susa nel prossimo futuro, grazie alle possibilità offerte dal collegamento con la nuova stazione ferroviaria collegata alla linea Torino-lione. Se ne è parlato questa mattina a Torino in un seminario tecnico organizzato dalla Provincia di Torino, capofila del progetto europeo sulle grandi infrastruture denominato Poly5 e finanziato nell’ambito del programma Spazio Alpino. Al seminario hanno partecipato tra gli altri il Censis estensore del “Piano strategico di sviluppo per i territori interessati dalla nuova linea” commissionato dalla Provincia di Torino. I docenti dell’ateneo di Monaco di Baviera, i geografi Kristina Erhardt e Michael Dross hanno sviluppato, in accordo con gli altri due partner scientifici del progetto le Università di Vienna e di Udine, la loro analisi sulla necessità di slegare Susa dal solo ruolo di porta dell’Alta Valle e dal turismo di tipo montano, inserendola nella variegata offerta culturale di Torino città metropolitana. “Anche da questo seminario tecnico di respiro europeo - commenta il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta - è emersa la necessità di collegare la strategia complessiva del futuro di Susa e della Valle piuttosto che a misure compensative ad una visione completa che ci aiuti a formulare un’offerta turistica davvero moderna, a nuove accessibilità, nuove opportunità abitative per i luoghi spopolati, al reinsediamento di attività produttive legate al territorio. E’ tornato attuale il tema della smart valley per completare l’offerta attrattiva, connessa alla sostenibilità ambientale ma soprattutto agli indispensabili interventi sul sistema idrogeologico. In vista della realizzazione della stazione internazionale di Susa - conclude Saitta - gli esperti ci indicano la necessità di un marketing territoriale sui prodotti piemontesi di richiamo per i turisti, le specialità valsusine e piemontesi, con l’importante supporto dei presìdi Slow Food”  
   
 

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