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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Novembre 2012
 
   
  IN PIEMONTE FONDI TRIPLICATI PER NIDI E SCUOLE DELL’INFANZIA

 
   
  Torino, 22 novembre 2012 - Proprio in occasione della Giornata per i diritti dell’infanzia, la Regione ha annunciato il 20 novembre di aver triplicato i fondi del bando per i nidi e le scuole materne, che passa così da 500mila a 1,5 milioni di euro. “Nel mondo ci sono tanti, troppi bambini discriminati, oggetto di violenza o coinvolti in guerre e, anche come padre, dico che su questa tematica occorrerebbe un impegno maggiore da parte di tutti - ha dichiarato il presidente Roberto Cota - In Piemonte stiamo cercando di fare il possibile per supportare i minori soprattutto in un momento di difficoltà e di crisi come quello attuale. Sono quindi contento di poter annunciare proprio nella giornata di oggi che siamo riusciti a triplicare rispetto allo scorso anno i fondi del bando rivolto ai nidi e alle scuole dell’infanzia piemontesi con l’aiuto dei fondi per le aree sottoutilizzate. A questa iniziativa vanno poi sommate tutte le altre, come il bonus bebè, attivo dall’inizio della legislatura, oppure gli interventi a sostegno dei minori in difficoltà, che fanno del Piemonte una Regione assolutamente attenta ai diritti dell’infanzia”. Il bando, finalizzato all’attivazione di sezioni primavera per i bambini dai 24 ai 36 mesi, scadrà il 15 dicembre ed è aperto a tutti i nidi comunali o convenzionati e alle scuole dell’infanzia statali o paritarie. “Quello garantito da nidi e materne - dichiara assessore regionale all’Istruzione, Alberto Cirio - è un servizio fondamentale e con questo bando diamo al territorio la possibilità di incrementare l’offerta nei confronti di una fascia d’età che vede spesso liste d’attesa molto lunghe e aiutiamo le famiglie, permettendo ai loro bambini di accedere alla scuola materna già dai due anni, invece che dai tre come previsto per legge. Questo è uno dei tanti modi che la Regione continua a mettere in campo per sostenere la scuola piemontese: dall’edilizia scolastica all’offerta formativa, fino a servizi di base come i nidi e le materne”. Sono ammesse a contributo le spese relative ad interventi strutturali di adeguamento locali e impianti necessari alla funzionalità del servizio, acquisto di arredi, attrezzature e materiale didattico, costi per il personale utilizzato, spese generali strettamente funzionali, Iva realmente e definitivamente sostenuta dal beneficiario, nonché ogni altro tributo o onere fiscale, previdenziale o assicurativo purché non recuperabile. L’entità del contributo per ciascuna sezione è commisurata al numero dei bambini e alla durata del servizio giornaliero e va da 6.000 a 18.000 euro.  
   
 

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