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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Novembre 2012
 
   
  COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, I MERCATI EXTRA-UE DANNO NUOVA BENZINA ALL’EXPORT ITALIANO

 
   
  Roma, 26 novembre 2012 – Si conferma il trend positivo per l’export italiano al di fuori dell’Ue a 27: in aumento del 10% circa le vendite di prodotti italiani nell’Area nel periodo gennaio-ottobre 2012 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Solo nel mese di ottobre, le esportazioni crescono del 17,2% rispetto al 2011. A livello complessivo, si riduce di oltre 21 miliardi di euro il deficit della bilancia commerciale, mentre, se si guarda il saldo al netto dei prodotti energetici, il surplus raggiunge quest’anno quasi i 50 miliardi, in crescita di 21,8 miliardi rispetto al dato 2011. “I prodotti italiani conquistano spazi di mercato nei Paesi Extra-ue, grazie, secondo gli ultimi dati disponibili, a forti incrementi del tessile-abbigliamento e dei prodotti in metallo. Il Made in Italy ottiene quindi buoni risultati nell’Area sia nei beni di consumo, in aumento del 10,0%, capaci di intercettare il gusto dei consumatori locali grazie alla qualità dei prodotti, sia nei prodotti intermedi e beni strumentali, in crescita rispettivamente dell’11,0% e del 5,8%, utilizzati nei processi produttivi delle industrie locali e in grado di contribuire ai processi di sviluppo di questi Paesi”, afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi. Per quanto riguarda i Paesi di destinazione, si conferma il ruolo predominante dei tradizionali partner Extra-ue dell’Italia, quali Stati Uniti (con un avanzo pari a oltre 11 miliardi di euro, in crescita di 3,3 miliardi rispetto al 2011), Svizzera (con un surplus di 9,6 miliardi) e Giappone, in cui si registra l’incremento più consistente del saldo (+1,6 miliardi rispetto allo scorso anno, con un valore attuale di 1,9 miliardi). Inoltre, l’attivo registrato in Stati Uniti e Svizzera (in totale quasi 21 miliardi), compensa abbondantemente il deficit in Paesi come Cina e India (pari a 14,6 miliardi).  
   
 

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