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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Novembre 2012
 
   
  LA TUTELA DEL MARCHIO: UNA PRIORITA’ INELUDIBILE MA ANCORA DA REALIZZARE WORKSHOP DI ASSOROLOGI

 
   
  La realtà di mercato attuale, soprattutto alla luce del “fenomeno Internet” che ha scardinato di fatto la territorialità della distribuzione e dell’acquisto, impone al titolare del marchio un’elevata capacità di monitoraggio dell’uso del brand sul web da parte dei diversi soggetti, autorizzati e non, della catena distributiva ed una altrettanto attenta azione a tutela dei diritti di proprietà industriale nell’e-Commerce: la complessità delle variabili e delle situazioni da individuare, analizzare e comprendere in tempi brevi travalica però le tradizionali possibilità e le normali capacità organizzative e tecniche di un Brand Owner e richiede l’utilizzo di soluzioni tecnologiche innovative ed adeguate. E’ quanto è emerso dall’analisi svolta oggi in occasione dell’incontro sul tema Strumenti A Tutela Del Brand: Fidelizzazione E Controllo Dei Canali Distributivi Selettivi - Reti di vendita, importazioni parallele, Internet, E-commerce organizzato da Assorologi, l’Associazione imprenditoriale dell’Orologeria aderente al Sistema Confcommercio, in partnership con Convey Intelligence & Knowledge di Torino e con il Dipartimento di Diritto Industriale e della Concorrenza dello Studio Legale Sutti di Milano. I lavori hanno visto la presentazione di metodologie e tecnologie di “Internet Brand Intelligence” in grado di verificare il comportamento di una rete commerciale “ufficiale” in termini di adeguamento alle “Internet policies aziendali” e di eseguire un monitoraggio continuativo ed approfondito delle attività commerciali online di tutti quei soggetti non autorizzati che costituiscono il cosiddetto “mercato grigio/parallelo”, permettendo l’emersione delle effettive dimensioni quantitative, qualitative ed economiche del fenomeno. In anteprima è stata inoltre presentata da Convey un’innovativa applicazione di metodologie di Internet Brand Intelligence opportunamente personalizzata per il settore degli Orologi. Sono stati poi affrontati, sotto il profilo giuridico, i principali nodi critici che i titolari dei Brand devono affrontare quotidianamente: il Marchio come valore in sé; le principali minacce al Marchio (dalla contraffazione all’uso improprio); i rimedi a tutela del Marchio, con particolare attenzione al mondo Internet; Reti distributive, distribuzione selettiva e vendite on line. La contraffazione continua a rappresentare la minaccia principale. Secondo i dati elaborati dalla Guardia di Finanza e presentati in anteprima ai lavori odierni, negli anni 2006 – 20012 la sola Gdf ha sequestrato in Italia 5,3 milioni di orologi falsi. Nel 2011, a fronte di un consumo interno legale di circa 7 milioni di pezzi, la Gdf ha sequestrato quasi 900 mila orologi contraffatti, mentre nel periodo gennaio – ottobre 2012 i sequestri hanno sfiorato il milione e mezzo di pezzi. Dai lavori è emersa la ancora insufficiente consapevolezza dell’importanza strategica di azioni e strumenti a difesa del Marchio quale decisivo asset aziendale non solo da parte di aziende e consumatori, ma anche da parte dell’ordinamento giuridico che evidenzia una bassa percezione della gravità della lesione dei diritti di proprietà intellettuale ed industriale. Nel corso dell’evento, la Guardia di Finanza ha presentato in anteprima alle imprese del settore il progetto Siac (Sistema Informativo Anti Contraffazione), concepito e realizzato grazie ai finanziamenti comunitari del “Pon-sicurezza”, gestiti dal Ministero dell’Interno. Si tratta di un nuovo sistema telematico che sarà avviato a partire da gennaio 2013, per agevolare le Forze di Polizia nelle loro attività anticontraffazione, anche attraverso il coinvolgimento attivo da parte delle imprese, che in tal modo, nell’ottica di valorizzare ulteriormente i rapporti di partenariato potranno, tra l’altro, mettere a disposizione degli organi di polizia il patrimonio informativo di cui sono in possesso. In una logica virtuosa di scambio informativo, a loro volta le aziende danneggiate dall’ “industria del falso” potranno ricevere dal sistema utili risultanze conoscitive riguardanti i sequestri di prodotti fabbricati e commercializzati in violazione dei loro diritti di privativa industriale ed intellettuale, oltre che accedere ad un’area web interamente dedicata al fenomeno della contraffazione. «Con questo momento di riflessione Assorologi intende proseguire il proprio impegno a tutela della legalità, dei brand e degli stessi consumatori - afferma il Presidente Assorologi Mario Peserico. Oggi è troppo facile per chiunque imbattersi in prodotti o brand falsi oppure usati in modo fraudolento, oppure ancora distribuiti da operatori non autorizzati. Siamo convinti che occorra lavorare sul piano della sensibilizzazione culturale e sociale, ma anche dell’affinamento degli strumenti di tutela effettiva ed efficace dei diritti in gioco»  
   
 

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