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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Novembre 2012
 
   
  SANITÀ; PRESIDENTE MARINI SU DICHIARAZIONI MONTI: “NON CONSENTIREMO PRIVATIZZAZIONE DEL NOSTRO SISTEMA SANITARIO”

 
   
  Perugia, 29 novembre 2012 – “I tagli fatti alla sanità a partire dal 2011 ammontano ad oltre 30 miliardi di Euro e vedono questo settore al primo posto fra quelli del comparto pubblico ad aver contribuito al contenimento della spesa pubblica”. E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in merito alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti sulla sostenibilità finanziaria del sistema sanitario pubblico, che già nella giornata di ieri la presidente aveva definito “preoccupanti”. La presidente in particolare sottolinea come “il recente rapporto sulla spesa pubblica elaborato dal Ministero dell´economia riconosce che l´incremento della spesa sanitaria è stata addirittura inferiore al tasso di inflazione, a differenza di quanto si è registrato negli altri comparti pubblici”. “Le dichiarazioni del Presidente Monti, dunque – sostiene la presidente -, sono una ammissione del fallimento della politica dei tagli lineari applicati selvaggiamente negli ultimi due anni che, se da un lato stanno creando forti criticità alla regolare erogazione del l´assistenza, dall´altra hanno spinto la sanità pubblica in un vicolo cieco senza vie di uscita”. Per la presidente Marini “si tratta di un atteggiamento che evidenzia una continuità nelle scelte tutte in capo alla responsabilità del Ministero delle finanze che dimostra di non avere alcuna cultura di programmazione e di difesa del servizio sanitario. Tutto ciò – prosegue -, al momento, si è già tradotto in una situazione per cui il costo complessivo del servizio sanitario nazionale grava per il 25 per cento sui cittadini, chiamati a pagare il servizio due volte: prima attraverso la tassazione irpef, poi con i ticket. Ed ora si vorrebbe aggiungere, sempre a carico dei cittadini, un terzo costo attraverso le assicurazioni integrative. Un sistema inaccettabile che vedrebbe odiose discriminazioni e garantirebbe il diritto alla salute proporzionalmente alla capacità delle carte di credito dei cittadini”. “Le Regioni – aggiunge la presidente - rivendicano di aver offerto in questi anni il loro leale contributo per superare le difficoltà provocate dalla grave crisi economica, proponendo soluzioni concrete alla razionalizzazione dei costi, attraverso l´introduzione di innovazioni organizzative, per le quali le Regioni si impegnavano ad assumere pesanti responsabilità. La risposta è stata una politica di accentramento delle decisioni che vanificando il percorso intrapreso sul finanziamento secondo il modello dei costi standard, che rappresentava la soluzione opposta a quella dei tagli lineari e aveva visto le Regioni unanimi nell´assumersi la piena responsabilità del superamento della copertura della spesa storica”. “E´ legittimo il sospetto – afferma Marini - che le politiche di questi anni avessero l´obiettivo nascosto, ma non troppo, di aprire alla privatizzazione del sistema! Per quanto mi riguarda mi sento fortemente impegnata nella difesa della natura pubblica e universalistica del Ssn, sapendo di interpretare anche il sentimento degli operatori della sanità pubblica, i malati, i cittadini – conclude la presidente - che credono nella qualità e nell´equità del nostro servizio sanitario”.  
   
 

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