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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Febbraio 2007
 
   
  UNO SPICCHIO DŽEUROPA INSERITO IN UNA REALTÀ DI PROVINCIA UNA STRANA COPPIA: OVVERO LŽEFSA (EUROPEAN FOOD SAFETY AUTHORITY) E PARMA

 
   
  232 dipendenti “europei” lŽAutorità per la sicurezza alimentare, di cui una settantina già trasferiti con la famiglia in Italia, anche se secondo una tabella di marcia che procede a rilento rispetto alle aspettative dellŽesordio (13 dicembre 2003, assegnazione dellŽEfsa allŽItalia). Oltre 175mila abitanti la città di Parma, 420mila in tutta la provincia. Parma capitale dellŽagrolimentare in Italia, scelta come sede dellŽAutorità europea per la sicurezza a tavola proprio per questa sua specifica vocazione. Ma come si sta concretizzando lŽinsediamento di questŽisola dŽEuropa in un oceano inesorabilmente tricolore e attaccato alla propria identità qual è appunto Parma? Cosa significa davvero ritrovarsi lŽEuropa in casa? “Significa grandi vantaggi - spiegano allŽunisono il sindaco Elvio Ubaldi e il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli -. Un riconoscimento dellŽimportanza economica e scientifica che il nostro territorio riveste nel campo del Food”. Anche se - riconoscono entrambi - i risultati sullŽindotto non sono finora del tutto allŽaltezza delle aspettative, ma “bisogna guardare avanti, i traguardi si raggiungeranno in futuro”. Oggi sul piatto ci sono grandi opportunità di sviluppo. Che il territorio ha colto al volo per “innalzare ulteriormente il livello di eccellenza - aggiunge Bernazzoli - che già Parma possiede in tema di sicurezza e know-how alimentare”. E allora, via ai progetti. “Opere che hanno e stanno cambiando profondamente il volto della città”, continua Ubaldi. Le cifre stanziate dal Governo su progetti del Comune parlano da sole: 70 milioni di euro in finanziamenti per infrastrutture dŽavanguardia (legge 164 del 2004), tra cui il progetto futuristico di un nuovo ponte, la riqualificazione dellŽarea urbana della stazione, la metropolitana; e ancora, elenca il sindaco, 20 milioni in opere ambientali, con il potenziamento e lŽadeguamento di isole ecologiche e la realizzazione del progetto di gestione integrata dei rifiuti; 10 milioni per il nuovo pronto soccorso; 23 milioni stanziati a Enav per lŽaeroporto (con collegamenti internazionali tra cui quelli di Ryan Air); il fiore allŽocchiello della Scuola per lŽEuropa, aperta non solo ai figli dei dipendenti dellŽEfsa ma anche ai bambini parmigiani, per la quale la finanziaria 2007 stanzia 2,8 milioni di euro. Poi, sul versante della Provincia: “Siamo impegnati su tre fronti - spiega Bernazzoli -: la costituzione del Consorzio italiano per la ricerca sulla qualità e la sicurezza alimentare, il riconoscimento della Stazione sperimentale per le conserve e la nascita nella Food Valley del distretto agroalimentare. Abbiamo inoltre riservato particolare attenzione alla formazione per gli operatori del settore, attivando rapporti di collaborazione con altri Paesi quali il Marocco e lŽIndia”. Infrastrutture e rapporti scientifici e commerciali, ma non solo. Per i parmigiani Europa vuol dire anche contatti quotidiani con il personale dellŽEfsa. Ecco allora altre iniziative: lŽHelp Desk, messa in campo dal Comune, e lŽUfficio Europass, firmato dalla Provincia. Sito internet e guida bilingue alla vita in una città sconosciuta sono i biglietti da visita dellŽHelp Desk, spiega lŽassessore comunale Mario Marini. Monitoraggio delle imprese a vocazione agroalimentare della Regione Emilia Romagna, organizzazione di “lezioni” per far conoscere lŽattività dellŽEfsa sono invece i goal raggiunti dallŽUfficio Europass, come elenca la coordinatrice Giordana Masetti. Last but not least, la Scuola per lŽEuropa: un passaporto verso lŽistruzione europea - spiega lŽassessore comunale Giampaolo Lavagetto - che apre nuove prospettive internazionali ai bambini di Parma. . .  
   
 

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