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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Febbraio 2007
 
   
  VERSO UN IMPIEGO PIÙ FLESSIBILE DELLE FREQUENZE UNA STRATEGIA PER LA RIFORMA DELLO SPETTRO RADIO

 
   
   Bruxelles, 21 febbraio 2007 - Un impiego innovativo e flessibile dello spettro radio, risorsa essenziale delle comunicazioni wireless. E’ in questa direzione che spinge la Commissione europea, come dimostra la strategia presentata ieri. L´approccio dell´esecutivo mira a ridurre le restrizioni all´accesso e allo sfruttamento delle frequenze e rappresenta una risposta all´evoluzione delle esigenze del mercato. “L´europa deve sfruttare appieno il potenziale offerto dall´apertura di certe bande di frequenza a nuovi prodotti e servizi di comunicazione wireless, in modo tale da promuovere lo sviluppo del mercato”, ha affermato Viviane Reding, commissaria responsabile per la società dell´informazione e i media. “Attraverso una regolamentazione meno restrittiva, che rafforza la concorrenza e amplia le scelte dei consumatori, - ha aggiunto la commissaria - stiamo cercando di offrire nuove opportunità alle imprese. Tuttavia si tratta di un processo graduale, che non si realizzerà da un giorno all´altro”. Per funzionare, gli apparati radio impiegano onde elettromagnetiche che inviano informazioni attraverso l´etere. Lo spettro radio è composto dalle onde elettromagnetiche di frequenza compresa tra i 3 kilohertz e i 300 gigahertz ed è suddiviso in bande, utilizzate da un numero sempre crescente di apparecchiature. Oggi molte imprese europee operanti nei più disparati settori fanno ricorso allo spettro radio per i loro servizi di comunicazione. Secondo le stime, nel 2006 il fatturato complessivo di tali servizi era compreso tra i 240 e i 260 miliardi di euro. Tuttavia, le disposizioni vigenti in materia risultano sempre più inadeguate alla convergenza tra telefonia mobile, Internet e televisione, servizi che ricorrono tutti alla comunicazione wireless. Una gestione basata sulle leggi del mercato e l´introduzione di diritti di uso flessibile dello spettro potrebbero comportare un ulteriore introito pari a 8-9 miliardi di euro l´anno in tutta Europa. La comunicazione odierna, intitolata “Maggiore flessibilità per un accesso rapido allo spettro radio riservato alle comunicazioni elettroniche senza fili”, si basa sulla stretta collaborazione della Commissione con gli Stati membri in seno al gruppo “Politica dello spettro radio”. La comunicazione propone alcune misure pratiche per rendere più flessibile la gestione dello spettro, a partire dall´identificazione di varie bande di frequenza per le quali occorre riconsiderare le attuali restrizioni normative. Alcune misure destinate a far fronte a necessità urgenti saranno attuate sulla base della normativa comunitaria in materia di telecomunicazioni, nell´ambito della politica europea per lo spettro radio. Ad esempio, le bande di frequenza precedentemente riservate alle comunicazioni mobili Gsm potranno essere aperte alle comunicazioni mobili di terza generazione, e nuovi prodotti e servizi potranno accedere alle frequenze liberate grazie a un utilizzo più efficace dello spettro attraverso l´introduzione della radiodiffusione digitale (cd. “dividendo digitale”). Altre misure mirano a rendere le condizioni di autorizzazione meno restrittive e più coerenti in tutti gli Stati membri per alcune bande di frequenza, ma avranno bisogno di più tempo per essere realizzate. In attesa dell´attuazione della normativa in materia di telecomunicazioni, si inizierà a discutere con gli Stati membri. In una situazione in cui i titolari di diritti su determinate frequenze dello spettro possono decidere autonomamente come utilizzare tali diritti, è necessario che le imprese siano più proattive, impegnandosi maggiormente per evitare interferenze, fornire ai consumatori servizi continuativi e coordinarsi con gli altri attori appartenenti a settori di attività finora separati (radiodiffusione, telefonia mobile e tecnologie dell´informazione). .  
   
 

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