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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Dicembre 2012
 
   
  NANOTECNOLOGIA: SORRISI TUTT´INTORNO

 
   
  Bruxelles, 3 dicembre 2012 - Secondo un vecchio detto, un sorriso vale più di mille parole. L´ortodonzia può aiutare a migliorare l´aspetto e la posizione dei denti e dell´osso mascellare delle persone, per denti che funzionano meglio e sorrisi più attraenti. Negli ultimi anni, l´ortodonzia per la correzione dei denti ha utilizzato apparecchi fatti di un polimero plastico trasparente con buoni risultati, ma ora si spera di migliorare ancora grazie all´aiuto della nanotecnologia. Un´università spagnola ha brevettato un nuovo processo all´avanguardia, producendo sorrisi tutt´intorno. Il trattamento ortodontico viene eseguito usando apparecchi che generalmente ricadono in due ampie categorie: apparecchi rimovibili (o retainer) e apparecchi fissi (o binari). Essi possono essere fatti di metallo, porcellana bianca o plastica trasparente. Gli apparecchi fatti di plastica trasparente hanno un migliore aspetto estetico se confrontati con quelli metallici, ma anche loro presentano una serie di problemi, come il logorio all´interno della bocca. Ed è in questo campo che i progressi della nanotecnologia potrebbero fornire delle soluzioni. "Noi stavamo valutando la frizione tra denti e arco ortodontico [apparecchio], e ci venne in mente che la nanotecnologia ci poteva aiutare a risolvere questo problema," ha commentato Juan Baselga, direttore del Gruppo polimeri e compositi della Universidad Carlos Iii de Madrid (Uc3m). La soluzione che hanno trovato consiste nell´usare nanoparticelle di allumina molto dure distribuendole uniformemente nel polisolfone, lo stampo polimerico che l´azienda Ceosa-euroortodoncia usa nella produzione industriale degli apparecchi. I ricercatori provenienti dalla Uc3m, assieme a un´azienda privata, hanno brevettato un nuovo processo e hanno prodotto un nuovo materiale che aumenta sia la resistenza meccanica che quella alla frizione, mantenendo in tal modo la trasparenza degli apparecchi. "Noi siamo riusciti a sviluppare un materiale più rigido con questa tecnologia che ha migliorato in modo evidente la resistenza alla frizione, aiutando in questo modo a sopportare il logorio prodotto dai denti o dalla masticazione," ha spiegato il professor Baselga. "Inoltre, esso è biocompatibile, requisito fondamentale per un oggetto che dovrà essere usato in bocca, e soddisfa inoltre i requisiti europei per i prodotti che sono a contatto con gli alimenti." Questa innovazione permette di incorporare e diffondere in modo uniforme le nanoparticelle in uno stampo polimerico in una percentuale molto bassa. Una volta che i ricercatori della Uc3m hanno completato questo processo, che si basa su tecniche chimiche ecologiche, le particelle sono diffuse nel polimero mediante tecniche di micro estrusione e micro iniezione, e sono infine combinate per produrre il pezzo finale. "Noi dosiamo la plastica poiché la quantità minima che una macchina normale può iniettare sono 15 grammi, mentre i nostri pezzi pesano 0,06 grammi ... Sarebbe come iniettare insulina usando una siringa per cavalli," ha spiegato il direttore dell´azienda Alberto Cervera. "E con la tecnologia che stiamo usando, micro estrusione e micro iniezione, noi siamo in grado di controllare queste quantità piccolissime di materiale con la massima precisione," ha aggiunto. Vale la pena sottolineare che il rapporto tra Uc3m e Ceosa-euroortodoncia sfrutta la sinergia tra settore pubblico e privato. "Noi rientriamo tra le piccole e medie imprese e riceviamo il supporto dell´università per produrre un prodotto di prima qualità, che è quindi vantaggioso negli accordi che abbiamo raggiunto per dieci anni sotto forma di progetti per le tesi di laurea, tesi di dottorato e programmi congiunti di ricerca all´interno dell´Unione europea e nella Comunità Autonoma di Madrid, ad esempio," ha aggiunto Alberto Cervera. "Noi abbiamo imparato molto da questa collaborazione," ha proseguito Juan Baselga, "poiché questa azienda ci ha presentato i problemi reali che incontra nel suo settore industriale e ha aperto i suoi laboratori alle nostre necessità." Secondo i ricercatori, questi nuovi materiali, plastiche nano rinforzate, possono avere anche altre applicazioni oltre che nel settore dell´ortodonzia. In particolare, il polisolfone interessa al settore della bio salute per lo sviluppo di attrezzature medico/chirurgiche: la sua biocompatibilità significa che può essere usato per migliorare la rigidità e la resistenza alla frizione. Inoltre, esso ha anche possibili applicazioni nell´industria automobilistica e nel campo della sicurezza, come ad esempio lo sviluppo di una nuova visiera per i vigili del fuoco. Per maggiori informazioni, visitare: Universidad Carlos Iii de Madrid: http://www.Uc3m.es/portal/page/portal/home  Ceosa-euroortodoncia: http://www.Dmceosa.com/    
   
 

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