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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Dicembre 2012
 
   
  TRATTA ESSERI UMANI, LA TOSCANA VUOLE CREARE UN SISTEMA NAZIONALE DI PROTEZIONE

 
   
  Firenze, 3 dicembre 2012 – Un Sistema regionale per contrastare il fenomeno della tratta di esseri umani, in tutte le sue forme, attraverso la collaborazione di enti locali, privato sociale e Società della salute. Contratto, acronimo di Contro la Tratta in Toscana, è il nome del progetto che è stato al centro del convegno organizzato e promosso dalla Regione che si è tenuto il 29 novembre pomeriggio all’Istituto degli Innocenti a Firenze. “Pensare che ancora nel 2012 si continui a parlare di fenomeni di sfruttamento di persone – ha detto l’assessore al welfare e alle pari opportunità Salvatore Allocca – è incredibile. Si pensava fossero realtà ormai cancellate e invece ancora oggi ci sono vittime di soprusi e schiavitù, in ambito lavorativo e sessuale. La Regione, insieme a tanti altri soggetti, ha cominciato ad occuparsi in modo più sistematico del progetto dal 2006 e dal 2011, grazie anche al bando unificato emanato dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha elaborato il progetto in questione. Il nostro scopo è riuscire a far emergere il maggior numero di casi e il Sistema si sta dimostrando efficace tanto da ricevere riconoscimenti anche a livello internazionale. Adesso a dicembre scade la prima annualità e contiamo che il progetto, riproposto nell’ambito del nuovo bando, possa proseguire. Grazie anche al nostro cofinanziamento che è di 200 mila euro. Inoltre stiamo lavorando con altre Regioni italiane per arrivare ad un sistema nazionale”. Contratto consolida e innova tutti gli interventi finora realizzati con l’obiettivo di valorizzare le esperienze e le competenze in stretta collaborazione con i soggetti pubblici e quelli del privato sociale. Il Sistema regionale punta a garantire risposte tempestive, efficaci e appropriate alle vittime, a razionalizzare risorse e servizi e a condividere regole, procedimenti e sistemi di misurazione e valutazione. L’insieme di servizi territoriali (socio-sanitari, sportelli di ascolto e orientamento, unità mobili con funzioni principali di monitoraggio del fenomeno, informazione, prevenzione e tutela della salute, strutture di accoglienza e di alloggio) assicurano programmi di protezione sociale e di assistenza e di inserimento socio-lavorativo alle vittime di sfruttamento lavorativo, a minori e donne costretti a prostituirsi e a persone immigrate sottoposte a forme di violenza o obbligate all’accattonaggio o a compiere attività illegali. Il sistema si struttura su due livelli, regionale e territoriale, ed individua azioni trasversali quali le attività di prevenzione, informazione e comunicazione, il numero verde regionale 800 186 086 (che lavora in stretto raccordo con quello Nazionale 800 290 290), la formazione continua per gli operatori ed un sistema informativo collegato al database nazionale. Interventi e risultati 2011-2012. Finora sono stati attivati un numero verde ed una email (numeroverdetoscana@gmail.Com ), adottato un regolamento che definisce le procedure per la gestione delle emergenze, realizzate attività di comunicazione (materiale informativo, newsletter mensile, profilo su social networks) e di formazione ed un sistema informativo regionale. Da giugno a novembre 2012, il Numero Verde regionale ha gestito 63 casi di sfruttamento (47 di sfruttamento sessuale, 8 di accattonaggio, 4 di lavoro forzato, 2 di sfruttamento lavorativo e 2 di violenza sessuale) che hanno riguardato 51 donne, 11 uomini e 1 transgender (7 i minori coinvolti), le Unità Mobili di strada (presenti ad Arezzo, Firenze, Massa Carrara e Pisa) hanno registrato 4.841 contatti e i drop-in/sportelli di ascolto hanno effettuato 362 colloqui. 30 persone hanno fatto ricorso ai servizi di emergenza e prima accoglienza e altre 126 sono state inserite in programmi di protezione sociale. Inoltre è stato avviato un percorso di informazione e raccordo con Prefetture e Questure e per l’inserimento lavorativo.  
   
 

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