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Notiziario Marketpress di Venerdì 30 Novembre 2012
 
   
  SARDEGNA, TURISMO RELIGIOSO, PRIMA GIORNATA FORUM REGIONALE: VALORIZZAZIONE NOTEVOLI POTENZIALITÀ SARDE

 
   
  Galtelli - Valorizzare a pieno e consolidare sul mercato le considerevoli potenzialità del turismo religioso in Sardegna generando un’offerta strutturata e competitiva, basata su manifestazioni a connotazione spirituale e identitaria. Con questo obiettivo assessorato regionale del Turismo e agenzia Sardegna Promozione hanno avviato un percorso progettuale orientato a promuovere nell’Isola un segmento turistico capace di coinvolge 300 milioni di persone nel mondo per un valore complessivo, secondo i dati della World tourism organization, di 18 miliardi di dollari, e di movimentare in Italia (secondo dati Isnart), ogni anno, 5,6 milioni di pellegrini. Il progetto è partito oggi 30 Novembre con il primo forum regionale "Cultura religiosa e turismo - Itinerari dello Spirito", che si sta svolgendo (e si concluderà domani) nel suggestivo antico borgo di Galtellì (con la chiesa di ´Sas Animas´ adibita a spazio forum). È la prima di quattro fasi del programma di valorizzazione del turismo religioso nell’Isola, seguiranno coinvolgimento degli operatori del settore attraverso workshop ed educational tour per presentare l’offerta dei cammini spirituali nell’Isola, il consolidamento di eventi e manifestazioni con contenuti identitari – spirituali tramite una cabina di regia regionale e la promozione dell’immagine unitaria della cultura religiosa e turismo in Sardegna, anche attraverso il sito www.Camminidisardegna.it. L´ambizione è quella di inserire gli "Itinerari dello spirito" della Sardegna nell´ambito di reti e percorsi religiosi nazionali e internazionali con un´attività che coordini su tutto il territorio regionale gli eventi (anche Fuochi di Sant’antonio e Riti della Settimana santa) e i percorsi religiosi, tra i quali, per esempio, le celebrazioni per il 400° anniversario de ‘Los milagros del Cristo di Galtellì’ (1612 – 2012), il pellegrinaggio a Laconi nei luoghi in cui visse Sant’ignazio, il cammino di San Giorgio vescovo di Suelli (dalla Trexenta alle Baronie), il pellegrinaggio alla casa di Fra’ Nicola a Gesturi, il cammino di Santu Jacu (dal Campidano di Cagliari alla Barbagia) e quello dei Santi e Martiri sardi (dalla Gallura alla Marmilla). L’assessore regionale del Turismo Luigi Crisponi, dopo i saluti del sindaco di Galtellì, Renzo Soro, del vicario del vescovo di Nuoro don Ciriaco Vedele (in rappresentanza di monsignor Mosè Marcia), del direttore di Sardegna Promozione Adamo Pili e del presidente del Comitato ´Los Milagros´ Angelo Rojch, ha aperto la lunga serie di relazioni del Forum delineando le linee guida del progetto regionale. Sono seguiti, dapprima, la proiezione di un breve filmato sui principali percorsi religiosi isolani e sulla storia dei santi ai quali i pellegrinaggi sono dedicati, poi gli interventi di illustri esponenti religiosi ed esperti del settore ´cultura religiosa e turismo´. Domani, 1 dicembre, interverranno altri esponenti nazionali della Chiesa ed esperti del settore turistico religioso a livello internazionale. “La Regione - ha affermato Crisponi nel suo intervento - intende dare unitarietà a un’infinita serie di segni spirituali custoditi dalle comunità, che si identificano nel culto per un santo, vero e proprio comune denominatore degli itinerari di pellegrinaggio, e creare una rete integrata aperta a tutti i centri ‘vocati’ e quelli che si trovano lungo i percorsi, che sono cammini intrisi di spiritualità, ma al contempo, anche percorsi di interesse storico, culturale e naturalistico, fonte di conoscenza del territorio per il pellegrino e per i viaggiatori non credenti. La Sardegna – ha aggiunto l’esponente della Giunta - è in possesso un patrimonio identitario-spirituale materiale e immateriale, composto da monumenti e siti ad alta valenza religiosa (in tutto ben 107 santuari), da una miriade di testimonianze lasciate dai santi sul territorio e dal sentimento di devozione della sua popolazione. Da questo patrimonio partiamo per mettere a sistema i luoghi dello spirito e quelli dell’accoglienza creando una filiera del turismo culturale - religioso, un prodotto utile a destagionalizzare e diversificare i flussi turistici. La valorizzazione del segmento è un fattore di sviluppo di aree rurali e di percorsi esistenti o in via di individuazione, legati ad aspetti storici e a connotazioni religiose, ma anche collegati idealmente alle vie del gusto, ai percorsi dell’artigianato, ossia un valore aggiunto a quanto già la Sardegna può offrire in termini di bellezze paesaggistiche e architettoniche". I ‘Cammini’ potranno essere percorsi a piedi, a cavallo o col trenino verde, specie in periodi di bassa stagione e messi a sistema con manifestazioni e feste religiose isolane (che sono ben 941, pari al 18,5% del totale in Italia).  
   
 

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