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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Dicembre 2012
 
   
  SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE: 129 MILIONI PER RIDURRE IL DIVARIO DIGITALE IN TOSCANA. IL PROGRAMMA TRIENNALE È STATO APPROVATO A MAGGIORANZA, CON L’ASTENSIONE TECNICA DEL CENTRODESTRA, DALLE COMMISSIONI MOBILITÀ E INFRASTRUTTURE E AFFARI ISTITUZIONALI RIUNITE IN SEDUTA CONGIUNTA

 
   
  Firenze, 4 dicembre 2012 - Un programma che impiega risorse per quasi 129 milioni di euro e che si propone, dal 2012 al 2015, di ridurre il divario digitale in Toscana e di promuovere la società dell’informazione. E’ quello licenziato a maggioranza, con l’astensione tecnica del Centrodestra, dalle commissioni Mobilità e infrastrutture (presieduta da Fabrizio Mattei del Pdl) e Affari istituzionali (presieduta da Marco Manneschi dell’Idv) riunite in seduta congiunta. A illustrare il “programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015” c’era anche la vicepresidente e assessore alla Ricerca, Stella Targetti. Gli obiettivi principali che il piano si pone sono il miglioramento delle infrastrutture e la riduzione del digital divide, portando ovunque la banda larga e attivando e gestendo il nuovo centro servizi regionale della rete telematica con fornitura di infrastruttura e piattaforma condivise, sulle quali la pubblica amministrazione toscana abbia la possibilità di appoggiare i propri servizi; ancora, garantire attraverso l’utilizzo delle tecnologie e la semplificazione un rapporto più diretto e immediato di cittadini e imprese con la pubblica amministrazione e promuovere l’integrazione del patrimonio informativo della pubblica amministrazione, per sostenere la lotta contro l’evasione fiscale e garantire il diritto alla detenzione di informazioni da parte di cittadini e imprese. Come ha spiegato Targetti “le sfide che l’Europa pone sono molto elevate, per cui occorre fare delle scelte. La Regione da un lato punterà a un programma di copertura capillare del territorio, dall’altro cercherà, nell’ottica della programmazione territoriale, di accelerare il modello toscano che fin qui è risultato vincente”. Da parte dei membri delle Commissioni molte le domande, le raccomandazioni e anche i dubbi espressi. Se Vittorio Bugli (Pd) ha insistito sulla necessità di completare il catasto delle infrastrutture tecnologiche esistenti in Toscana, Marco Manneschi (Idv) ha sottolineato la preoccupazione che il progetto enunci principi generali ma sia difficilmente applicativo; secondo Giuliano Fedeli (Idv) è necessario puntare sull’integrazione dei linguaggi e dei sistemi delle varie istituzioni; Alberto Magnolfi (Pdl) ha invece espresso perplessità per il fatto che “la Giunta chiede una sorta di approvazione in bianco di un programma molto vasto, senza specificare quali siano le concrete priorità su cui contare”. Per questo il centrodestra, al momento del voto, ha annunciato un voto di astensione tecnica che si riserva di modificare, dopo una serie di approfondimenti, al momento del voto finale in Consiglio. Nelle prossime settimane il provvedimento approderà in aula.  
   
 

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