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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 05 Dicembre 2012 |
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UE: FRONTE COMUNE DI 48 PAESI CONTRO LA PEDOPORNOGRAFIA ONLINE
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Bruxelles, 5 dicembre 2012 - Oggi la Commissaria europea per gli Affari interni, Cecilia Malmström, e l’Attorney General degli Usa, Eric Holder, terranno a battesimo l’Alleanza mondiale contro l’abuso sessuale di minori online, un’iniziativa che associa i responsabili politici di tutto il mondo per individuare e assistere meglio le vittime e punire i colpevoli. Presenzieranno l’evento ministri e alti funzionari dei 27 Stati membri dell’Unione e di altri 21 paesi (Albania, Australia, Cambogia, Croazia, Georgia, Ghana, Giappone, Moldova, Montenegro, Nuova Zelanda, Nigeria, Norvegia, Filippine, Serbia, Repubblica di Corea, Svizzera, Thailandia, Turchia, Ucraina, Stati Uniti d’America e Vietnam). I paesi che partecipano all’Alleanza si impegnano a realizzare una serie di obiettivi strategici e a combattere in modo più incisivo gli abusi sessuali di minori online intensificando la cooperazione internazionale. “Quando parliamo di materiale pedopornografico parliamo di bambini che soffrono e che subiscono, impotenti, le sevizie dei loro carnefici. Una volta online, questo materiale si perpetua nel tempo. È nostra precisa responsabilità tutelare le giovani vittime e punire i colpevoli dovunque si trovino. L’unico modo per riuscirci è fare fronte comune per coordinare e intensificare meglio la nostra azione in tutto il mondo”, ha affermato Cecilia Malmström. “Con l’Alleanza mondiale disporremo di mezzi più efficaci per consegnare quanti più colpevoli alla giustizia, individuare le vittime e garantire loro aiuto e sostegno”, ha commentato Eric Holder. “Questa iniziativa ripercorre i successi di precedenti operazioni di polizia internazionali, grazie alle quali sono state sgominate reti di pedofili mondiali, e permetterà di tutelare un maggior numero di minori nel mondo.” Si stima che siano oltre un milione le immagini pedopornografiche attualmente in Rete. Secondo l’Unodc, l’agenzia delle Nazioni Unite contro la droga e la criminalità, ogni anno vengono messe online 50 000 nuove immagini di abusi su minori. Nessun paese può sconfiggere da solo questo flagello, perché le reti di pedofili online non conoscono confini e prosperano grazie alle falle degli ordinamenti e alla mancanza di scambi di informazioni tra i paesi. Ecco perché la cooperazione internazionale è fondamentale per indagare efficacemente i casi di pedopornografia online e individuare i perpetratori. L’alleanza mondiale: un grande impegno per risultati migliori Alla conferenza di avvio, che si terrà domani, i paesi partecipanti sottoscriveranno una serie di impegni: potenziare gli sforzi per individuare le vittime e garantire loro l’assistenza, il sostegno e la protezione necessari; potenziare gli sforzi per investigare i casi di pedopornografia online e identificare e punire i perpetratori; informare i giovani sui rischi della Rete legati all’autoproduzione di immagini e ai metodi di adescamento; intercettare il materiale pedopornografico online e evitare la rivittimizzazione dei minori. I paesi potranno scegliere i mezzi d’azione più adeguati per realizzare questi obiettivi e dovranno presentare relazioni regolari. Contesto Le conquiste dell’Unione in questo settore spaziano su più fronti. Di particolare rilievo, le due direttive contro la tratta di esseri umani (direttiva 2011/36/Ue) e contro l’abuso, lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile (direttiva 2011/92/Ue) che armonizzano l’azione penale contro i perpetratori e rafforzano la protezione delle vittime e la prevenzione. Europol sostiene regolarmente le operazioni internazionali di polizia. Nel 2011 l’operazione Rescue ha permesso di identificare 779 sospetti in tutto il mondo, di arrestare 250 persone e di salvare ben 252 minori. Spesso è proprio la pedopornografia online che permette di risalire alle reti di pedofili. A gennaio 2013 verrà inaugurato all’Aia, presso Europol, il Centro europeo per la criminalità informatica (Ec3) specializzato nella pedopornografia online. La Commissione sostiene inoltre Inhope, la rete di hotline gestite da Ong degli Stati membri che raccolgono segnalazioni di siti pedopornografici (programma “Internet più sicuro”). La strada però, soprattutto in ambito internazionale, è ancora lunga e l’Alleanza mondiale mira a mantenere vivo l’interesse nazionale per la lotta contro gli abusi sessuali su minori online e ad aumentare le risorse impegnate per contrastare questi reati, migliorare le normative e intensificare la cooperazione tra le forze di polizia di tutto il mondo. I paesi che hanno deciso di fare fronte comune sono attualmente 48 e molti altri si uniranno quando l’Alleanza mondiale sarà una realtà. La conferenza di oggi a Bruxelles si tiene sotto l’alto patronato di Sua Maestà la Regina Paola del Belgio. Esperti e operatori dei paesi partecipanti e rappresentanti del mondo accademico e di organizzazioni internazionali esamineranno il problema e discuteranno gli obiettivi strategici dell’Alleanza mondiale. I ministri dei paesi partecipanti (vedi Memo/12/937) sottoscriveranno l’adesione sotto forma di dichiarazione. |
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