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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Febbraio 2007
 
   
  GLI INTEGRATORI ALIMENTARI: UN MERCATO IN CRESCITA CHE INCONTRA IL FAVORE DEL PUBBLICO

 
   
  Il mercato pare destinato a crescere nel prossimo triennio, dal momento che entro la metà del 2009 ben 13,7 milioni di italiani (25-64 anni) dichiarano che potrebbero consumare integratori alimentari. Nove milioni di adulti li hanno consumati nell’ultimo triennio. Sono questi i dati che emergono da un ricerca commissionata da Aiipa , l’Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari. Cresce la voglia e la ricerca di benessere: gli italiani hanno imparato a volersi bene e a volere prodotti che contribuiscono a mantenere il loro stato di salute. Secondo dati recenti, il mercato degli integratori mostra segnali di ripresa registrando una crescita a valore del 2,6%, pari a 2. 792 milioni di euro nei diversi canali distributivi (Fonte Acnielsen 2006). Un mercato che pare destinato a crescere nel prossimo triennio, come evidenzia una ricerca commissionata da Aiipa – Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari – ad Astra: nove milioni di adulti hanno consumato integratori alimentari nell’ultimo triennio, specie donne, giovani adulti, residenti nelle regioni “rosse” e nel Triveneto. Si tratta di soggetti con medi e alti titoli di studio, reddito, consumi e accesso a Internet, un consumatore colto ed evoluto. Almeno 4 milioni e mezzo prevedono di diventare consumatori di integratori nel prossimo triennio, con una crescita del mercato tra il +35% e il 50%. In Europa, l’Italia è al quarto posto come sviluppo e fatturato. Si tratta di un mercato in evoluzione caratterizzato da una forte dinamicità, basti pensare alla vastità dell’offerta a scaffale e dove il canale farmacia gioca un ruolo predominante con una vendita a valore pari all’86,3% (+1,7% vs. 2005); ma anche nella distribuzione (iper+super+ Ls) il comparto ha assunto un peso sempre più consistente con un valore pari a 269 milioni di euro (+8,2% vs. 2005), segue, infine il canale bar il bar che registra un 4,1%. Le principali categorie sono rappresentate dagli integratori funzionali (si tratta di integratori a base di svariate sostanze tra le quali estratti vegetali, prodotti naturali, fibre, prebiotici e probiotici, ecc che contribuiscono alle funzioni fisiologiche dell’organismo) 61%, seguono gli integratori vitamine e minerali 13% e gli integratori in forma di chewing gum (10,6%). Sia nel canale farmaceutico che nella distribuzione, se escludono gli integratori in forma di chewing gum, gli integratori funzionali registrano le maggiori vendite a valore rispettivamente 69,2% e 41,8%: un segnale che va ricercato proprio nel nuovo concetto di salute che negli ultimi anni si è andato modificando in modo profondo e sostanziale. Se, infatti, negli ultimi anni ’80 salute significava assenza di patologia, con l’evolversi degli stili di vita e la continua ricerca di uno stile di vita “più sano” durante i primi anni ’90, è invece emersa impetuosa l’immagine di salute come benessere e generale equilibrio psicofisico. “I consumatori attuali e futuri degli integratori alimentari sono connotati da stili di vita e alimentari più moderni, sono informati ed equilibrati, a differenza di quanto comunemente si immagina – afferma Anna Paonessa, responsabile area integratori di Aiipa – Siamo di fronte ad un consumatore più evoluto che meglio consoce il ruolo e i benefici dell’integrazione alimentare. Con un atteggiamento positivo e costruttivo nei confronti della salute, pienamente consapevole del corretto ruolo degli integratori alimentari nel raggiungimento e nel mantenimento del benessere”. E’ buona e ottima in generale anche l’immagine sociale di questi prodotti che sono considerati sicuri e controllati, dove rilevante è anche la loro percezione in rapporto allo stile di vita alimentare che all’invecchiamento. “La crescita del mercato impone, in misura ancora maggiore, un bisogno di informazioni chiare e trasparenti – conclude Anna Paonessa – Aiipa, che raggruppa più di 35 tra le maggiori aziende del settore è fortemente impegnata nella tutela del consumatore e trasparenza del comparto, attraverso una proficua collaborazione con le istituzioni e la comunità scientifica. Oggi la pubblicazione in Gazzetta del Regolamento sui Claims nutrizionali e sulla salute segna un nuovo importante passo e traguardo per la tutela di questo comparto. ” .  
   
 

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