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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Dicembre 2012
 
   
  UE: MIGLIORARE IL FUNZIONAMENTO DELLA FILIERA ALIMENTARE

 
   
  Ogni giorno numerosi operatori (Ue e non Ue) della filiera alimentare propongono una gamma diversificata di prodotti alimentari e bevande sicuri a oltre 500 milioni di consumatori europei, il che rappresenta in media il 15% della spesa delle famiglie. Il settore agroalimentare è un motore essenziale dell´economia dell´Ue che comprende 17 milioni di imprese del settore agricolo, dell´industria della trasformazione alimentare e dei servizi correlati. Il Forum ad alto livello per un migliore funzionamento della filiera alimentare, istituito nel 2010, ha presentato oggi la sua relazione In base ai dati in essa contenuti l´80% circa delle iniziative previste nella tabella di marcia del Forum è stato attuato in modo soddisfacente. Il Forum auspica di poter ancora trovare un consenso sul modo migliore di attuare i principi di buona praticaprincipi di buona pratica proposti lo scorso anno per migliorare i rapporti interaziendali (Ip/11/1469). Tutte le parti hanno dimostrato una ferma volontà di proseguire in modo costruttivo le discussioni e la Commissione incoraggia gli operatori interessati a proporre quanto prima una soluzione soddisfacente. Parallelamente la Commissione valuterà tutte le opzioni possibili per contrastare le pratiche commerciali sleali nella filiera alimentare, compresa la normativa, e avvierà una valutazione d´impatto. Il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, commissario per l´Industria e l´imprenditoria, e i commissari Michel Barnier, Tonio Borg e Dacian Cioloș hanno affermato in una dichiarazione congiunta: "Questo lavoro è un esempio di come, riunendo tutti i settori che operano nella filiera alimentare, sia possibile ottenere risultati e dare un orientamento per le politiche future in questo ambito. Siamo compiaciuti in particolare per l´impegno dimostrato da tutti i membri del Forum nel proporre soluzioni in un settore che è vitale per l´economia dell´Ue. Gli operatori interessati si sono impegnati a migliorare l´efficienza e la competitività della filiera alimentare. Siamo spiacenti per il mancato accordo sulle pratiche commerciale sleali tra le imprese, ma siamo fiduciosi che possa ancora essere raggiunto. Gli operatori interessati devono continuare ad adoperarsi attivamente per concludere un accordo sulle pratiche commerciale sleali tra le imprese. Nella riunione di oggi abbiamo tutti concordato sulla necessità di rinnovare il nostro impegno a favore di tutti gli operatori della filiera alimentare. Parallelamente la Commissione esaminerà tutte le opzioni disponibili, compresa la via normativa, per affrontare la questione. Ci proponiamo di giungere a una visione chiara della via da seguire entro l´autunno del prossimo anno. Il nostro obiettivo è promuovere la fiducia in tutta la filiera alimentare in modo che tutti ne traggano vantaggio: produttori, fabbricanti, venditori al dettaglio e consumatori." Per ulteriori informazioni e documenti: http://ec.Europa.eu/enterprise/sectors/food/competitiveness/forum_food/index_en.htm progressi realizzati in diversi settori Le pratiche contrattuali interaziendali, la competitività del settore agroalimentare e il controllo dei prezzi dei prodotti alimentari sono stati i tre elementi principali sui quali si è basato il lavoro olistico del forum. La relazione odierna illustra i progressi compiuti sinora: Sono state pienamente realizzate 12 iniziative, in particolare: atti legislativi dell´Ue: la direttiva sulle emissioni industriali; adozione delle norme di origine riviste e attuazione di tutti gli aspetti del riesame dello "Small Business Act" (Sba); iniziative portate avanti secondo il loro programma di lavoro: il comitato Ue per il dialogo sociale e la tavola rotonda sul consumo e la produzione sostenibili di prodotti alimentari (Food Sustainable Consumption and Production Round Table); procedure di lavoro: "prove di concorrenzialità", pubblicazione continua di inviti annuali a presentare proposte di ricerca sui prodotti alimentari; regolare scambio di informazioni e di buone pratiche in Europa: la filiera alimentare ha beneficiato delle norme di concorrenza europee (Ip/12/502), il gruppo ad alto livello in materia di logistica ha compiuto progressi; sono in corso azioni in forum internazionali (volte ad esempio a promuovere l’adozione di norme internazionali); l´informazione sui prodotti alimentari e l´educazione alimentare hanno compiuto significativi passi avanti, sia a livello normativo che di iniziative volontarie, quali strumenti e studi finalizzati alla sensibilizzazione e all´educazione; individuazione delle principali barriere commerciali per gli esportatori Ue di prodotti alimentari: accordi di libero scambio con la Corea del Sud e il Marocco, estensione dei dibattiti sulle normative, partecipazione permanente del settore alimentare alle "missioni per la crescita" (Memo/12/920). Per 14 iniziative si sono compiuti importanti passi avanti, ma occorre un maggiore impegno per trarne i vantaggi correlati. Si tratta ad esempio di atti legislativi per i quali attualmente la procedura legislativa è in corso o che devono essere attuati (ad es. La revisione della direttiva relativa ai mercati degli strumenti finanziari e le informazioni sui prodotti alimentari ai consumatori); notevoli progressi sono stati realizzati in diversi Stati membri, ma non in tutti (ad es. Per quanto riguarda lo sviluppo di osservatori dei prezzi dei prodotti alimentari). Per le restanti 6 iniziative sono ancora necessari progressi significativi. Nella maggior parte dei casi i lavori sono in corso, ma devono ancora essere prese misure supplementari dalle istituzioni dell´Ue (ad es. Sui nuovi prodotti alimentari) o dalle autorità nazionali e dagli operatori privati (ad es. Sulle organizzazioni nazionali affinché comunichino le contraffazioni delle indicazioni geografiche). Nel prossimo futuro possono essere ragionevolmente previsti progressi in diverse iniziative, anche se c´è un´eccezione: a causa dei ritardi nell´agenda di Doha per lo sviluppo è poco probabile che si possa raggiungere rapidamente un ambizioso accordo commerciale globale. Lavori da portare avanti - Il Forum ha raccomandato di mantenere un dialogo con tutti gli operatori interessati sulle priorità, quali il seguito da dare all´attuale progetto pilota sul controllo di idoneità della filiera alimentare; il miglioramento dello strumento europeo di sorveglianza dei prezzi dei prodotti alimentari e di altre iniziative, come le iniziative faro della strategia Europa 2020. L´importante ruolo economico del settore alimentare - Il settore agroalimentare svolge un ruolo centrale nell´economia, nella società e nell´ambiente dell´Unione. È una filiera complessa che comprende l´agricoltura, l´industria della trasformazione alimentare e i servizi correlati. Considerato globalmente, genera un valore aggiunto di 715 miliardi di euro all´anno, il 6% circa del prodotto interno lordo dell´Ue. Conta circa 17 milioni di aziende ed imprese (di cui l´82% aziende agricole), molte delle quali di piccole dimensioni, che danno lavoro a più di 48 milioni di cittadini europei. L´industria della trasformazione alimentare è il primo settore manifatturiero dell´Ue in termini di valore aggiunto e di occupazione. L´ue è inoltre il più grande esportatore ed importatore mondiale di prodotti agricoli e alimentari e rappresenta circa il 19% di tutti i flussi di esportazione mondiali. Tuttavia, il primato concorrenziale dell´Ue nel settore alimentare è sempre più minacciato dai partner commerciali consolidati (Usa, Australia, Nuova Zelanda) e dalle economie emergenti (Brasile, Cina).  
   
 

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