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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Dicembre 2012
 
   
  FARE BUSINESS? IL FISCO AL 68% FA DA ZAVORRA ALLE IMPRESE IN ITALIA É UN VOLANO IN IRLANDA (26%), DANIMARCA (27%) E GRAN BRETAGNA (37%) NELLA PENISOLA SERVONO 285 ORE DI LAVORO ALL’ANNO PER PAGARE LE IMPOSTE

 
   
   Milano, 6 Dicembre 2012. Nella classifica 2012 della Banca Mondiale sul “fare business”, l’Italia, anche a causa di un Fisco macchinoso e pesante, si colloca nella poco invidiabile 134^ posizione assoluta, penultima in Europa. Peggio di noi nella Ue si piazza solo la Romania. Il Fisco italiano disincentiva le attività economiche, la crescita e gli investimenti. Il peso totale delle imposte sulle imprese (total tax rate) supera il 68% in Italia contro una media Ue del 42%. Il tempo dedicato alle pratiche tributarie è di 285 ore all’anno (ben 35,6 giornate/uomo) contro una media nei Paesi Ue di 208. Quanto a complicazioni burocratiche in Europa ci superano in peggio solo Lettonia, Bulgaria, Polonia e Repubblica Ceca. I Paesi europei in cui invece il Fisco favorisce di più le aziende sono Irlanda, Danimarca, Lussemburgo e Gran Bretagna. È quanto emerge da una ricerca di Synergia Consulting Group, alleanza professionale di 14 studi di commercialisti con oltre 200 professionisti ubicati in varie regioni italiane. Il Belpaese vanta il record assoluto del “total tax rate”, Il “total tax rate”, il peso totale di imposte e contributi obbligatori che gravano sul redito di impresa, con il 68,5%. La media continentale è del 41,9%. Fra i grandi Paesi solo la Francia, con il 65% si avvicina al picco tricolore. Gli altri “grandi” si collocano su livelli assai inferiori, che fanno da volano allo sviluppo. La Germania è al 46,7%, la Spagna al 38,7%, la Gran Bretagna al 37,3% (meno della metà rispetto alla Penisola). “L’italia è la seconda economia in Europa nel settore manifatturiero - osserva Pietro Mastrapasqua, amministratore delegato di Synergia Consulting Group – Ma il nostro Paese fatica, purtroppo, ad attirare investimenti stranieri e italiani. L’eccessivo peso del Fisco, la complessità e ridondanza degli adempimenti sono certamente un freno, che va rivisto al più presto se si vuole favorire la ripresa. E non è affatto vero – ha proseguito Mastrapasqua - che i professionisti traggano vantaggio da questa situazione. In realtà adempimenti complessi e ripetitivi ingolfano gli studi di attività a basso valore aggiunto e sottraggono tempo e risorse che potrebbero essere dedicate alla consulenza”. In Italia il numero di versamenti annuali per gli obblighi fiscali è di 15 (media Ue 17). Ma anche in questo caso siamo lontani dalle maggiori economie continentali: in Germania sono 12, in Spagna e Gran Bretagna 8, in Francia solo 7. Un altro elemento importante che frena il business in Italia - segnala l’indagine di Synergia Consulting Group - è costituito dalla lentezza della giustizia civile. Le cause fra aziende durano in media 1.210 giorni nel Belpaese (quasi 4 anni) contro 515 in Spagna, 399 in Gran Bretagna, 394 in Francia e soltanto 331 in Germania (meno di un anno). Nella Penisola il costo per la risoluzione delle controversie commerciali assorbe così il 30% del valore in gioco. In Gran Bretagna si ferma al 24,8%. L’impatto è molto minore in Germania (17,4%), Spagna (17,2%) e Francia (14,4%).  
   
 

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