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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Dicembre 2012
 
   
  AEROSPAZIO. ALLARME FINMECCANICA. VENDOLA: "IN PUGLIA, SETTORE STRATEGICO"

 
   
  Bari, 6 dicembre 2012 - “L’allarme lanciato ieri dall’Amministratore delegato e Presidente di Finmeccanica sul possibile rischio di definanziamento della legge sulla ricerca e sviluppo del settore aerospaziale, è un allarme serio che la politica italiana deve prendere in considerazione. L’industria dell’aerospazio è un settore strategico ad alta tecnologia, un settore che va difeso per rilanciare la crescita, lo sviluppo ed il lavoro. Non è più possibile assistere alla latitanza delle politiche governative e, in loro completa sostituzione, al dinamismo delle politiche regionali. La Puglia però, nonostante tutto ciò, continuerà a lavorare sul distretto dell’Aerospazio, anche in chiave sostitutiva”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola interviene sul grido di dolore del Presidente di Finmeccanica Giuseppe Orsi che il 4 dicembre dalle pagine del Sole24ore ha parlato di “gravità dello stop, per il secondo anno consecutivo, dei finanziamenti alla legge 808/85”. Ricordiamo che in Puglia Finmeccanica è presente, con la società controllata Alenia Aermacchi, a Monteiasi-grottaglie (Taranto) e a Foggia. I due stabilimenti pugliesi attualmente sono impegnati nel programma di produzione di parti della fusoliera del B787, il cosiddetto Dreamliner, e occupano oltre 1700 addetti che rappresentano circa la metà degli addetti dell’intero settore in Puglia. “La latitanza delle politiche governative e l’incertezza del futuro dei grandi gruppi industriali – ha continuato Vendola – rischia davvero di rendere ancora più fragile il sistema delle piccole e medie imprese che, con fatica, stiamo tentando di costruire qui in Puglia attraverso le politiche regionali di sostegno e sviluppo. Del resto questi sono temi politicamente sensibili perché l’Italia, a differenza di altri Paesi, è completamente assente”. Un mondo ideale per Vendola sarebbe quello “dove da un lato le politiche del governo nazionale fossero in grado di fornire indicazioni chiare nei confronti, per esempio, dell’aviazione, soprattutto civile, e dall’altra le politiche regionali fossero realmente di accompagnamento nei territori, laddove naturalmente le competenze lo richiedessero. Il mondo reale invece – ha continuato Vendola – è quello in cui lo Stato è completamente assente e le Regioni svolgono entrambi i ruoli, con il rischio di trovarsi con risorse insufficienti e mancanza di certezze per il lungo periodo”. “Tra l’altro – ha concluso Vendola – la crisi della grande industria pesante, con la quale facciamo i conti oggi, ci svela possibili scenari futuri ponendoci l’interrogativo su quali possano essere le industrie del terzo millennio e tra queste un posto di primo piano spetta sicuramente all’aeronautica. Investire in questo settore dunque siginifica ragionare di futuro e cominciare, sin da ora, a costruire una via d’uscita per un territorio che in questo momento ha deciso di investire in industrie non inquinanti. Non dimentichiamo che a pochi chilometri dalla grande fabbrica inquinante dell’Ilva, c’è una fabbrica del terzo millennio che lavora il carbonio. Per questo sono soddisfatto per quanto stiamo realizzando in Puglia e confermo nuovamente tutta la nostra attenzione strategica per lo sviluppo del distretto aerospaziale che ci ha portato investimenti, occupazione e innovazione. Certamente lo sono un po’ meno invece per l’assenza di politica nazionale”.  
   
 

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