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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Dicembre 2012
 
   
  CORRUZIONE: LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA NUOVI ORIENTAMENTI PER RICORDARE AL PERSONALE GLI OBBLIGHI IN MATERIA DI DENUNCIA DELLE IRREGOLARITÀ

 
   
   Bruxelles, 10 dicembre 2012 - Lo scorso 6 dicembre la Commissione europea ha adottato nuovi orientamenti in materia di denuncia delle irregolarità per incoraggiare il personale a farsi avanti e a comunicare qualsiasi informazione riguardante la corruzione, la frode e altre irregolarità gravi acquisita nell’esercizio delle proprie funzioni. Le norme dell’Ue in materia di denuncia delle irregolarità sono già fra le più severe al mondo. Tali regole sono state adottate nel 2004 e integrate nello statuto del personale, che ha valore di legge. I nuovi orientamenti, elaborati sulla base di tali norme, coniugano giurisprudenza ed esperienza pratica. Essi vogliono altresì ricordare al personale che mentre in molti ordinamenti giuridici la denuncia delle irregolarità è un diritto, per il personale dell’Ue è un obbligo. Il vicepresidente Maroš Šefčovič ha dichiarato: "La denuncia delle irregolarità è tra le armi più potenti di cui dispone la Commissione per combattere la corruzione e la frode. La Commissione non si limita a consentire al personale di denunciare eventuali irregolarità gravi, ma lo obbliga a farlo. Gli orientamenti in questione chiariscono al personale come e quando denunciare le irregolarità e gli garantiscono protezione e, se lo desidera, anonimato". Sebbene queste regole abbiano permesso di avviare alcune importanti indagini dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf), il numero di casi di denuncia resta modesto. Secondo le statistiche dell’Olaf, vengono denunciati in media circa cinque casi l’anno. Tale situazione è dovuta al fatto che, nei rari casi in cui si imbatte in irregolarità gravi nel normale esercizio delle proprie funzioni, il personale si rivolge prevalentemente ai propri superiori gerarchici, senza fare espressamente riferimento alle norme in materia di denuncia. È importante, tuttavia, disporre di canali di comunicazione e di disposizioni in materia di denuncia chiari, ben noti e fidati. Nell’ambito della sua strategia antifrode, la Commissione ha deciso di spiegare più chiaramente al personale come e quando denunciare le irregolarità. Per elaborare questi orientamenti, essa si è ispirata alle migliori pratiche a livello mondiale e ha discusso la questione con due delle principali organizzazioni internazionali del settore, Transparency International e Public Concern at Work. Ecco alcuni elementi salienti dei nuovi orientamenti: la segnalazione di irregolarità gravi è un dovere, il cui adempimento permette alla Commissione e all’Ufficio europeo per la lotta antifrode di individuarle e di svolgere indagini al riguardo; tale obbligo è controbilanciato dalla salda protezione offerta a coloro che denunciano irregolarità in buona fede; il personale può scegliere tra una serie di canali di comunicazione per denunciare le irregolarità riscontrate e può scavalcare completamente i propri superiori gerarchici; come ultima risorsa e a determinate condizioni, il personale può anche rivolgersi a un’altra istituzione dell’Unione europea; eventuali ritorsioni contro gli autori di denunce non sono tollerate; i denuncianti devono essere protetti e, se lo desiderano, la loro identità non dev’essere rivelata; nel corso delle procedure di valutazione e promozione del personale si presta particolare attenzione a garantire che i denuncianti non siano penalizzati; la Commissione sostiene i denuncianti che desiderano cambiare posto di lavoro poiché hanno ragione di temere le reazioni ostili nel proprio ambiente di lavoro; per aiutare quanti si chiedono se determinate informazioni debbano essere comunicate o no, la Commissione offre ai (potenziali) denuncianti orientamenti e sostegno riservati e imparziali; i denuncianti hanno il diritto di ricevere un riscontro in merito all’azione avviata a seguito delle loro segnalazioni; denunce premeditate volte a compromettere l’integrità o la reputazione di un’altra persona sono vietate e passibili di azioni disciplinari; naturalmente, gli orientamenti sottolineano la necessità di rispettare i diritti alla difesa delle persone interessate da eventuali segnalazioni. Gli orientamenti saranno comunicati a tutto il personale e saranno seguiti da una serie di domande ricorrenti per fornire al personale esempi e ulteriori dettagli.  
   
 

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