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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Febbraio 2007
 
   
  NUOVO SISTEMA PER DETERMINARE LA SICUREZZA DEGLI IMBALLAGGI DEGLI ALIMENTI

 
   
  Per proteggere il nostro cibo e mantenerlo fresco fino al momento in cui lo consumiamo, ci affidiamo ai materiali per l´imballaggio alimentare; tuttavia, gli additivi contenuti negli imballaggi di plastica, carta, vetro e cartone possono contaminare gli alimenti. I ricercatori dell´Istituto Fraunhofer per la tecnologia dei processi industriali e gli imballaggi (Ivv), in collaborazione con nove partner industriali che partecipano al progetto Foodmigrosure finanziato dall´Ue, hanno creato un modello matematico per stabilire la quantità di additivi che entra in contatto con gli alimenti. I ricercatori hanno basato il modello matematico su esami condotti con alimenti genuini e non con simulanti. Di norma, campioni di alimenti casuali sono appositamente preparati per poi essere sottoposti a test chimici in laboratorio. In seguito, per semplificare le analisi, gli alimenti sono in genere sostituiti con i simulanti prescritti dalla legge, ad esempio olio di oliva e miscele di acqua con acido acetico o alcol. «Abbiamo tuttavia scoperto che in generale non è possibile trarre conclusioni sugli alimenti solidi basandosi sui risultati ottenuti con simulanti liquidi», ha dichiarato il coordinatore del progetto, Roland Franz, dell´Ivv. «In molti casi, la contaminazione degli alimenti è maggiore di quanto si sia ritenuto fino a oggi e questo rende inevitabile il ritiro di prodotti dal mercato, che ha un suo costo», ha aggiunto. Si tratta dell´unica attività di raccolta sistematica di questi dati a livello mondiale; i dieci partner del progetto hanno così scoperto che la nuova procedura offriva risultati affidabili. «Abbiamo sviluppato vari modelli sulla base di questi dati. Un primo modello mostra il movimento degli additivi nella plastica. Da un altro emerge la quantità di tali sostanze contenute nei materiali per l´imballaggio in plastica che contamina gli alimenti, il formaggio ad esempio, sulla superficie di contatto. Franz ha spiegato che un terzo modello descrive il modo in cui gli agenti migranti si disperdono nel cibo stesso. I ricercatori hanno poi elaborato una formula per sintetizzare questi modelli. Essa tiene conto non solo della struttura dell´alimento, ad esempio il tenore di grasso e la consistenza, ma anche del tipo di materia plastica usata per l´imballaggio, dei vari additivi e della quantità media di tali alimenti realmente assunta dai consumatori. La stessa formula può essere impiegata per calcolare la quantità di additivi di imballaggi presente nel formaggio, in un caso, e nella carne o nel succo d´arancia, in un altro. Secondo Roland Franz, la valutazione assistita da computer ha un costo molto più contenuto rispetto alle prove in laboratorio e presenta il vantaggio di risultati più accurati. Una volta applicato, il modello consentirà di migliorare la sicurezza dei prodotti e degli alimenti, a beneficio dei consumatori europei. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Foodmigrosure. Com/ .  
   
 

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