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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Dicembre 2012
 
   
  POLITICHE EDUCATIVE E FONDI UE: A FIRENZE PER SCOPRIRE LE OPPORTUNITÀ

 
   
  Firenze, 10 dicembre 2012 – Come costruire dal basso un’educazione scolastica europea; come scuole, comunità ed enti locali possono utilizzare fondi europei disponibili e troppo spesso non considerati. Serve a questo, lunedì 10 dicembre, un seminario nazionale sui partenariati Comenius Regio organizzato da Regione Toscana (nell’auditorium Santa Apollonia, via San Gallo 25, Firenze) insieme all’Agenzia nazionale responsabile del programma Llp/indire (Istituto Nazionale Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa). Dopo i saluti istituzionali la giornata (inizio ore 9:30, chiusura 16:30) ruoterà sulla presentazione di buone pratiche e su alcuni “consigli” finalizzati a una preparazione efficace di questi progetti europei. L’agenzia Llp/indire ogni anno gestisce fondi europei per oltre 60 milioni di euro permettendo la mobilità – per studio e formazione – di oltre 36.500 tra docenti, studenti e altro staff, realizzando circa 1.600 partenariati di cooperazione educativa e oltre 1.200 gemellaggi elettronici (2.0) fra scuole. “All’interno del più generale programma europeo di Apprendimento Permanente (Programma Llp), Comenius Regio rappresenta una forma nuova e importante – sottolinea Stella Targetti – nella cooperazione transnazionale e scopo del seminario fiorentino è far conoscere, alle scuole ma a tutte le realtà locali che si occupano di educazione e istruzione, alcune possibilità assai concrete, specie in un contesto di pesante crisi delle risorse economiche”. I partenariati Comenius Regio prevedono il coinvolgimento di due autorità educative locali o regionali appartenenti a due diversi Paesi europei in collaborazione con scuole e istituzioni in ambito locale. Le tematiche dei partenariati riguardano l’organizzazione scolastica, la cooperazione fra scuole e altri partner locali, problemi comuni all’istruzione scolastica (ad esempio istruzione inclusiva, razzismo, bullismo, violenza nelle scuole). Occorre la disponibilità di almeno un istituto scolastico (di ogni ordine e grado) e di almeno una organizzazione o istituzione locali (club sportivi o giovanili, associazione di genitori o allievi, musei, comitati, associazioni …). Qualche esempio di attività possibile: scambi di insegnanti, campagne di sensibilizzazione, preparazione linguistica del personale che partecipa al progetto, redazione di pubblicazioni. In Toscana è avviato Icare: un progetto sulla creatività infantile che coinvolge Regione e Comune di Copenaghen, Comuni di Scandicci e Prato oltre che due Centri di Arte Contemporanea: il “Pecci” e un centro danese. Altri esempi di buone pratiche presentate lunedì: uno studio comparato sulla formazione in Lombardia e Sassonia; un progetto sull’insegnamento della matematica in Emilia-romagna e circondario tedesco del Pinneberg.  
   
 

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