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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Dicembre 2012
 
   
  POSTE, RIDOTTE IN TOSCANA LE CHIUSURE, ARRIVA SPORTELLO “ECCO FATTO”

 
   
  Firenze, 10 dicembre 2012 - “Dopo mesi di battaglia sulla chiusura degli uffici postali nei territori minori e marginali della Toscana, giungiamo, insieme alla Regione, ad un ad un risultato più roseo rispetto a quanto era previsto, frutto di un grande lavoro svolto sinergicamente in questi mesi”. È il commento del Presidente di Uncem Toscana (Unione Nazionale Comuni Enti Montani) Oreste Giurlani dopo l’annuncio dell’evitata chiusura di cento uffici postali. L’intervento della Regione ha scongiurato i tagli degli uffici postali nei paesi e nelle zone disagiate della Toscana che erano stati annunciati in estate. Dovevano essere 198 gli uffici interessati, 172 da chiudere. Alla fine le chiusure si sono ridotte a sole 74. In altri 58 ci sarà una riorganizzazione (ovvero una riduzione nell’orario di apertura), ma gli sportelli resteranno aperti e funzionanti. “Ed è rilevante – ha aggiunto Giurlani – che al posto dei 74 uffici postali che entro la fine dell’anno Poste ha confermato di voler chiudere, arriverà il cosiddetto sportello “Ecco Fatto”, un servizio creato da Uncem con la Regione, che, utilizzando i ragazzi del servizio civile, andrà gradualmente a coprire ciò che erogava fino ad oggi Poste. Il tutto a salvaguardia delle popolazioni che vivono nei Comuni isolati, marginali e montani che altrimenti avrebbero avuto grossi disagi a causa della mancanza del servizio. Gli sportelli Ecco Fatto, aperti da Uncem e Regione fino ad oggi in soli 10 Comuni per ridurre al massimo gli impedimenti burocratici, semplificare i servizi ai cittadini, e dare una piccola opportunità in più alle giovani generazioni per non abbandonare le località di origine, verranno dunque estesi per mantenere attivi i servizi alla comunità locale. In ogni caso – conclude Giurlani – non è assolutamente condivisibile un piano tale di restrutturazione da parte di Poste, che visto il comportamento degli ultimi tempi, non è escluso preveda ulteriori piani di riordino”.  
   
 

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