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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Dicembre 2012
 
   
  FRANCESCO VIDOTTO PRESENTA ZOE (MINERVA)

 
   
   Cortina d’Ampezzo. 10 dicembre 2012 - Una nuovo romanzo, una storia di vita amara e dolce. Il racconto di una donna keniota, costretta a prostituirsi, e di come il bene può nascere dal male. Francesco Vidotto, giovane autore cadorino che aveva “conquistato” le montagne con “Siro” (Minerva), Premio Montagna Cortina 2011, è in libreria con il suo nuovo romanzo, “Zoe” (sempre Minerva). E l’Autore lo ha presentato in anteprima venerdì 7 dicembre a Una Montagna di Libri, la rassegna di incontri con l’autore di Cortina d’Ampezzo ideata da Vera Slepoj e Francesco Chiamulera, che la organizzano con Alberto Sinigaglia. “Quando è il destino a dare le carte”, scrive Vidotto nel libro, “non sai mai che mano ti capita. Questa è la storia di una mano tutta sbagliata e di una rivincita: questa è la storia di Zoe”. Francesco Vidotto (1976) vive per lo più in Cadore. “Nel taschino preferisco avere un paio d’ore libere che il portafogli gonfio”. Ha pubblicato: Il selvaggio (Carabba 2005), Signore delle cime (Carabba 2007). Il Libro. “Zoe” è la storia di un segreto. Racconta di una prostituta Keniota, di come sia stata rapita da bambina, nel parco Lambro a Milano, di come sia stata “addestrata” a prostituirsi e abituata a non dire mai “no” ad un uomo. Racconta di una gravidanza non voluta, figlia della violenza, e della voglia incontrollabile di maternità, di far nascere a tutti i costi “il bene dal male”. Racconta anche di un passato lontano, di un soldato rimasto prigioniero degli inglesi, per cinque anni, presso il campo n° 27, a Kisumu, un piccolo villaggio sulle sponde del lago Victoria. Racconta della storia di quest’uomo, oggi in punto di morte, venuta a galla perché annotata sopra una dozzina di fogli di carta velina che, in prigionia, nascondeva tra la suola e il cuoio delle scarpe. Racconta di come ogni vicenda, in fondo, abbia un suo senso. Racconta di Zoe e di un segreto.  
   
 

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