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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Dicembre 2012
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA AUMENTA GLI AIUTI DI SOCCORSO IN MALI

 
   
  Bruxelles, 12 dicembre 2012 - La Commissione europea aumenterà la sua risposta alla crisi umanitaria in Mali di € 20 milioni. Dopo l´approvazione da parte delle autorità di bilancio dell´Unione europea, il finanziamento aggiuntivo porterà aiuti umanitari dell´Unione europea di Mali a € 101 milioni nel 2012. Con il nuovo finanziamento, la Commissione mira a stimolare i soccorsi in tutte le parti del Mali, in particolare nel Nord, così come nei paesi vicini in cui i profughi del Mali sono fuggiti a causa del conflitto. Aiuti europei è stato speso per portare cibo, acqua e servizi igienico-sanitari, rifugio, protezione della salute e per i maliani più vulnerabili, in particolare i bambini, le donne e gli anziani. "Mentre tutti gli occhi sono sul conflitto nel nord del Mali, è essenziale che noi portiamo il back focus sulla crisi umanitaria affrontato dal suo popolo", ha detto Kristalina Georgieva, commissario europeo per la cooperazione internazionale, gli aiuti umanitari e la risposta alle crisi. "Milioni di maliani hanno un disperato bisogno di aiuto urgente e alleviare la loro sofferenza deve essere la nostra priorità numero uno. Grazie a un´azione tempestiva e coordinata siamo riusciti quest´anno ad evitare una catastrofe che minaccia la vita di 18 milioni di persone in tutto il Sahel. Ma anche come lavoriamo di più per garantire che una simile crisi non può accadere di nuovo, con la costruzione di resilienza alle catastrofi naturali come siccità, ci impegniamo che questo lavoro non vada a scapito della risposta alle emergenze quando e dove è necessario. E ´per questo motivo che In questo momento stiamo mobilitando un supplemento di € 20 milioni per il Mali ". Ha esortato tutte le parti in crisi di rispettare l´imparzialità e la neutralità delle agenzie umanitarie che lavorano attualmente, nonostante la mancanza di sicurezza si trovano ad affrontare per portare sollievo alle vittime. Nel mese di ottobre, un operatore umanitario locale è stato ucciso in Niger e cinque dei suoi colleghi sono stati rapiti da militanti vicino al confine del Mali. "Senza un accesso sicuro e protetto per gli operatori umanitari il nostro aiuto non può salvare coloro le cui vite sono ora in bilico", ha aggiunto il commissario Georgieva.  
   
 

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