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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 12 Dicembre 2012 |
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BAMBINI E RAGAZZI IN TOSCANA, MOLTE LUCI MA ANCHE QUALCHE OMBRA
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Firenze, 12 dicembre 2012 – Un quadro sostanzialmente positivo sulla condizione generale dei bambini e ragazzi toscani: livelli elevati di salute, grande disponibilità di spazi e opportunità di gioco, famiglie molto attente, attività extrascolastiche. Insomma dal rapporto sui minori in Toscana curato da Roberto Volpi, ‘Bambini e ragazzi in Toscana. A partire dai dati, fuori dagli stereotipi’, presentato oggi all’Istituto degli Innocenti a Firenze, tutto sembra filare liscio. Ma non mancano gli aspetti problematici, come sottolineano l’assessore al welfare Salvatore Allocca e l’autore della ricerca. “Quando parliamo di minori – ha detto l’assessore – dobbiamo sempre sottrarci da stereotipi e luoghi comuni, che purtroppo vengono ingigantiti a dispetto di quella che poi è la realtà. Viviamo in una società in cui fa notizia l’eccezione, e non la regola. E questo vale per tanti aspetti. Prendiamo la sicurezza, prevale quella che è la percezione, che poi finisce per prevalere sulla realtà. Viviamo in un mondo percepito e questo vale anche quando parliamo di bambini e ragazzi”. Ci sono tanti parametri che ci dicono che i nostri bambini e ragazzi stanno bene. “I dati – ha aggiunto Allocca – sono importanti ma non ci dicono tutto. Dobbiamo anche considerare le trasformazioni del modello sociale, delle famiglie, che ormai sono tutte con un figlio. La conseguenza è che i nostri bambini vivono iper protetti e tutti i percorsi di crescita vengono ad indebolirsi. Mancano processi che prima si vivevano con maggior serenità e che adesso, in molti casi, finiscono per rendere più difficoltoso il passaggio dall’infanzia all’adolescenza che è poi la fase più delicata. Qui entrano in gioco altri fattori, altre pressioni. E disuguaglianze, che sono mal sopportate dai bambini e dai ragazzi”. Eccessiva concentrazione, da parte delle ricerche e delle indagini che li riguardano, sugli aspetti negativi, quelli cioè destinati a far più audience. “C’è la tendenza – ha spiegato Volpi durante l’incontro – a mettere l’accento sui fenomeni drammatici che li riguardano (scomparsi o abusati sessualmente, morti di tumore o in incidenti stradali) ma che in Toscana assumono dimensioni piuttosto esigue. Spesso, quando si parla di minori, l’attenzione si concentra sulle visioni negative senza invece spostarla su quanto viene fatto in termini positivi, sui traguardi raggiunti, sulle possibilità che si aprono. Non è una prerogativa dei mass-media ma anche di chi lavora nei servizi per l’infanzia, dei professionisti e degli esperti che studiano questo mondo. Un eccesso di protezione e di divieti, che contribuisce a ritardare il passaggio dall’infanzia all’adolescenza per mancanza di libertà e autonomia”. “In un mondo di bambini rarefatti – ha concluso Volpi – e la Toscana è ai primissimi posti in questo mondo, quel che assume una consistenza relativamente ai bambini è quasi esclusivamente la visione preoccupata, ansiosa e ansiogena con cui vengono descritti e vissuti e il senso spasmodico di una protezione nei loro riguardi che non sembra mai essere sufficiente”. |
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