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Notiziario Marketpress di Venerdì 23 Febbraio 2007
 
   
  TELEFONO BLU DA ANNI GESTISCE UN OSSERVATORIO SUI PERICOLI IN VIAGGIO, DIECI LE LOCALITÀ A RISCHIO ANCHE SE IL PERICOLO RIMANE IN QUASI TUTTI I 100 PAESI PIU´ VISITATI DEL TERZO MONDO

 
   
  Sono molti i turisti che possono trovarsi in una situazione a rischio durante un loro viaggio. Infatti, secondo il Telefono Blu, l’organismo di tutela dei turisti, sono oltre 100 i paesi nel mondo ove possono avere luogo conflitti anche improvvisi e tutto ciò è determinato dall’instabilità di questi paesi che pur essendo belli e ricchi dal punto di vista turistico ambientale sono purtroppo del tutto arretrati dal punto di vista della libertà e della dignità umana. Ecco l’elenco, con motivazioni e indicazioni, di una decina di destinazioni nel mondo: Nigeria (terrorismo islamico diffuso; dal 1992 uccisi oltre 100 stranieri); Eritrea (si devono evitare zone di confine con il Sudan e l’Etiopia dove agiscono bande armate); Colombia (altissimi indici di violenza; nel 2001 sequestrate 3041 persone a scopo estorsivo); Repubblica democratica del Congo (condizioni di sicurezza molto precarie a causa della disastrosa situazione economica e degli eventi politici e militari in corso); Uganda (il nord è molto pericoloso per le scorribande dei guerriglieri); Sri Lanka (numerosi attentati negli ultimi anni a seguito degli scontri); Afghanistan (a Kabul coprifuoco dalle 22 all’alba; nelle altre province maggiori e imprevedibili rischi); Israele (rischio di attentati, evitare bus di linea); Indonesia (dopo l’attentato del 12 ottobre a Bali prudenza nei locali pubblici; rischiosi i luoghi di culto, rischio attentati); Yemen (i clan usano il rapimento di turisti come strumento di pressione politica nei confronti del governo). Sono, secondo l’osservatorio di Telefono Blu, almeno 1 milione gli italiani che viaggiano in un anno in situazioni di possibile rischio mentre chi lo cerca direttamente ammonta all’1% di tutti i flussi (praticamente 340mila), d´estate oltre il 65% sul totale dei viaggi. Telefono Blu azzarda un decalogo di comportamenti se si finisce in una situazione del genere, una brutta esperienza, con rischio anche per la propria vita, e ricorda che sono stati centinaia i casi in questi anni di turisti a rischio per conflitti e altri motivi, le persone coinvolte addirittura migliaia. All’atto della partenza è opportuno informarsi sulle condizioni conflittuali del paese che si va a visitare, si possono trovare dati su Internet, nei siti governativi dei paesi occidentali, a volte anche le agenzie sono informate. E’ opportuno, scelta la meta, chiedere se la zona specifica possa avere problemi di questa natura, lo si deve chiedere al tour operator, ma anche a persone del luogo. Una volta trovatisi in difficoltà, ricordarsi di mettersi in contatto in ogni modo con l’ambasciata e il consolato italiano del luogo, eventualmente anche organizzazioni non governative presenti, utilizzare cellulari e mail e qualsiasi altra opportunità. Pretendere di essere assistiti dalle nostre rappresentanze, segnalare eventuali ritardi e inadempienze. Al ritorno se si ritiene di essere stati ingiustamente trattati o avere subito danni mettersi in contatto con Telefono Blu per le cause ed i risarcimenti Telefono Blu viaggi 199. 44. 33. 78 e www. Sosviaggiatore. Com VIAGGI AVVENTURA – Una formula che agli italiani piace sempre di più al punto che i tour operator specializzati in questo settore sono in costante aumento. Dopo il calo di domande successivo all’11 settembre, i clienti sono tornati a chiedere viaggi in mete non battute dal turismo di massa, utilizzando fuoristrada e tende per raggiungere oasi nel deserto o fiumi sperduti nelle foreste. Si tratta sempre di un turismo di èlite che non supera le 10mila persone che si rivolgono ogni anno ad agenzie di viaggio specializzate. Dagli anni ’70 diverse agenzie hanno iniziato ad organizzare viaggi nel Sahara, nell’America meridionale o nelle isole del Pacifico e a loro si rivolgono clienti solitamente fra i 30 e i 50 anni di reddito medio alto, abituati a viaggiare e disposti a spendere almeno 2 mila euro per un viaggio di 7/10 giorni. .  
   
 

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