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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Dicembre 2012
 
   
  IL CONSIGLIO EUROPEO CONCORDA UNA POSIZIONE IN MATERIA DI VIGILANZA BANCARIA

 
   
  Bruxelles, 17 dicembre 2012 - Il Consiglio ha definito in data 13 dicembre 2012 - la sua posizione su due proposte intese a istituire un meccanismo di vigilanza unico degli enti creditizi. L´accordo in sede di Consiglio consentirà alla presidenza di negoziare con il Parlamento europeo al fine di adottare la normativa prima della fine dell´anno, in linea con le conclusioni del Consiglio europeo di ottobre. Le proposte comprendono due regolamenti, dei quali l´uno attribuisce compiti di vigilanza alla Banca centrale europea e l´altro modifica il regolamento 1093/2010 che istituisce l´autorità bancaria europea. Il Consiglio europeo di ottobre ha chiesto alla presidenza di condurre i negoziati sui due regolamenti per raggiungere un accordo prima del 1º gennaio 2013, indicando al contempo che i lavori sull´attuazione operativa si sarebbero svolti nel corso del 2013 (si vedano le conclusioni, doc. Euco 156/12, in particolare i punti 6-10). A giugno i capi di Stato e di governo della zona euro hanno dichiarato che, una volta istituito un efficace meccanismo di vigilanza unico, il meccanismo europeo di stabilità, che attualmente contribuisce alla capitalizzazione delle banche attraverso i Tesori degli Stati membri, potrà avere facoltà, sulla scorta di una decisione ordinaria, di ricapitalizzare direttamente gli istituti bancari. Ciò permetterà di spezzare il circolo vizioso tra banche e Stati, che ha rappresentato una caratteristica saliente della crisi del debito in Europa. Il meccanismo di vigilanza unico sarà composto dalla Bce e dalle autorità nazionali competenti. La Bce sarà responsabile del funzionamento globale del meccanismo di vigilanza unico. Nei termini delle due proposte, la Bce avrà la vigilanza diretta delle banche della zona euro, anche se in un modo differenziato e in stretta collaborazione con le autorità di vigilanza nazionali. Gli Stati membri non appartenenti alla zona euro che desiderano partecipare al meccanismo di vigilanza unico potranno farlo stipulando accordi di stretta cooperazione. I compiti di politica monetaria della Bce sarebbero rigorosamente separati da quelli di vigilanza per scongiurare potenziali conflitti di interesse tra gli obiettivi della politica monetaria e quelli della vigilanza prudenziale. A tale scopo, all´interno della Bce sarebbe istituito un consiglio di vigilanza responsabile della preparazione dei compiti di vigilanza. I paesi non appartenenti alla zona euro che partecipano al meccanismo di vigilanza unico avrebbero pieni e pari diritti di voto nel consiglio di vigilanza. I progetti di decisione del consiglio si intenderebbero approvati a meno che non fossero respinti dal consiglio direttivo della Bce. Le autorità di vigilanza nazionali rimarrebbero responsabili dei compiti non attribuiti alla Bce, per esempio in relazione alla protezione dei consumatori, al riciclaggio dei proventi di attività illecite, ai servizi di pagamento e alle succursali delle banche dei paesi terzi. L´abe manterrebbe la competenza a definire ulteriormente un corpus unico di norme e ad assicurare la convergenza e la coerenza nelle pratiche di vigilanza. Le proposte prevedono modifiche del regolamento sull´Abe, in particolare per quanto riguarda le modalità di voto, al fine di garantire un processo decisionale equo ed efficace all´interno del mercato unico. Le modifiche assicurerebbero che i paesi che partecipano al meccanismo di vigilanza unico non dominino indebitamente il consiglio delle autorità di vigilanza dell´Abe. La Bce assumerà i suoi compiti di vigilanza all´interno del meccanismo di vigilanza unico il 1º marzo 2014 ovvero 12 mesi dopo l´entrata in vigore della normativa se tale data è posteriore, fatte salve le modalità operative.  
   
 

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