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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Dicembre 2012
 
   
  CON IL SALDO IMU DI LUNEDÌ 17 DICEMBRE UNA STANGATA DA 14 MILIARDI DI EURO SULLE CASE DEGLI ITALIANI CON NEGOZI, UFFICI E FABBRICHE L’IMPOSTA FRUTTERÀ 24 MILIARDI

 
   
   Milano, 17 Dicembre 2012. L’imu, la nuova imposta sugli immobili, sarà una stangata storica per i cittadini italiani. Fra acconto di giugno e saldo previsto per lunedì 17 dicembre, i contribuenti persone fisiche sborseranno circa 13,4 miliardi di euro. Gran parte dei Comuni, infatti, ha alzato al massimo le aliquote. Oltre un terzo del salasso (4,6 miliardi) graverà sulle prima case, esenti dalla vecchia Ici. In pratica l’Imu peserà in media per oltre 290 euro su ciascuno dei 46 milioni di abitazioni e pertinenze (posti auto e cantine). L’esborso complessivo potrebbe superare i 14 miliardi di euro, incluso il costo dei professionisti incaricati di fare i complessi calcoli e presentare le dichiarazioni. Se si considerano anche gli immobili delle imprese, l’introito complessivo per Stato e Comuni, che si dividono il gettito, potrebbe sfiorare i 24 miliardi di euro. È quanto emerge da un’analisi di Synergia Consulting Group, alleanza professionale di 14 studi di dottori commercialisti con oltre 200 professionisti ubicati in varie regioni italiane, basata sui dati disponibili sul sito del Ministero delle Finanze. “Circa l’80% delle famiglie della Penisola possiede una casa, un record in Europa. Le abitazioni sono state spesso acquistate con grandi sacrifici, con un mutuo o investendo i risparmi di una vita.”, osserva Enrico Holzmiller, partner di uno studio di commercialisti a Milano e membro del comitato direttivo di Synergia Consulting Group, “Oggi la passione degli italiani per il mattone viene messa a dura prova dall’Imu. Non solo per l’enorme peso del tributo, in un momento di grave crisi, ma anche per la complessità delle norme, che rischiano di aprire un vasto contenzioso”. Secondo la ricerca, è destinata a salire sensibilmente l’incidenza della spesa degli italiani per la casa, già schizzata dal 15 al 18 per cento del prodotto interno lordo in 10 anni, secondo l’Ocse. L’imu potrebbe portare i costi connessi alla casa a sfiorare il 20% del Pil. Molti Comuni, inoltre, hanno già stabilito ulteriori rincari nel 2013 e altri si preparano a farlo. “Gli amministratori locali”, spiega Holzmiller, “si sono sbizzarriti con aliquote, casi particolari e cavilli. Per beneficiare di alcune agevolazioni, infatti, i Comuni chiedono ai contribuenti di produrre documenti e certificati, che saranno poi certamente passati al vaglio per scovare errori e lacune e procurare un gettito aggiuntivo ai Municipi”.  
   
 

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